Castelli in tribunale contro un suo ex assessore per un post sulla Finanza

Claudio Travanti e Guido Castelli
ASCOLI - L’assessore regionale Guido Castelli è comparso ieri mattina in tribunale come parte lesa nel procedimento penale che vede imputato per diffamazione...

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ASCOLI - L’assessore regionale Guido Castelli è comparso ieri mattina in tribunale come parte lesa nel procedimento penale che vede imputato per diffamazione l’ex assessore comunale all’ambiente, Claudio Sesto Travanti.

 

 

L’ex sindaco, assistito dall’avvocato Christian Schicchi, davanti al giudice Claudia Di Valerio ha ripercorso le tappe della vicenda e ha risposto alle domande del Pm Nicola Rago e dei difensori di Travanti finito a processo per i contenuti di un post pubblicato sulla sua pagina Facebook nell’aprile dello scorso anno.
In quella occasione, Castelli nella sua qualità di sindaco di Ascoli, aveva accolto al teatro Ventidio Basso il comandante generale della guardia di finanza, il generale Giorgio Toschi, come ospite d’onore nel corso di una iniziativa in cui era prevista l’esibizione del complesso bandistico delle Fiamme gialle. Il primo cittadino aveva quindi pubblicato sui social la foto con il generale Toschi per esaltare la brillante esecuzione musicale e, nel contempo, evidenziava la presenza dell’ospite d’onore. A distanza di poco tempo, l’ex assessore Travanti, invece, sulla sua bacheca pubblicò un post che faceva riferimento alla presenza ad Ascoli del comandante generale della guardia di Finanza, commentando poi l’evento con frasi rivolte a Castelli dal contenuto ritenute dall’accusa diffamatorie nei confronti dell’allora sindaco di Ascoli utilizzare anche per rispondere ad alcuni commenti comparsi sotto al suo post. Ieri mattina, lo stesso Castelli, davanti al giudice, ha ricordato quanto accadde in quei giorni quando la sua segretaria gli fece notare il post di Travanti e le tante persone che lo contattarono per segnalargli quanto letto sui social network. Di quel post, secondo quanto l’assessore regionale ha dichiarato in aula, se ne sarebbe parlato anche all’Ifel, l’organismo dell’Anci di cui lo stesso Castelli è presidente. 


E, di conseguenza, decise di presentare la querela nei confronti di quello che nel corso della prima consiliatura era stato un suo assessore. Castelli ha infine ribadito al giudice di essersi sentito profondamente offeso nell’onore e nel decoro. Al termine dell’udienza il processo è stato aggiornato al 12 aprile del prossimo anno quando, in quella occasione, verranno ascoltati quattro testimoni indicati dalla parte civile. 

 

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Corriere Adriatico