Ascoli, omicidio di Giovanni Albertini Due arresti effettuati dai carabinieri

Giovanni Albertini
 ASCOLI - Dopo che i medici legali hanno consegnato le relazioni dell'autopsia al sostituto procuratore Umberto Monti che ha confermato che la morte di Giovanni Albertini...

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 ASCOLI - Dopo che i medici legali hanno consegnato le relazioni dell'autopsia al sostituto procuratore Umberto Monti che ha confermato che la morte di Giovanni Albertini di 58 anni è stata procurata da un calcio letale alla milza, durante una lite avvenuta il 17 febbraio scorso in Piazza del Popolo questo pomeriggio i carabinieri hanno arrestato  un  tabaccaio di 49 anni, Giorgio Giobbi. In manette sono finiti quest'ultimo e un collaboratore di giustizia, Danilo Chirico, soggiornante ad Ascoli, un pugliese di 46 anni. Entrambi rispondono in concorso di omicidio  preterintenzionale pluriaggravato per futili motivi e minorata difesa della vittima.


All'individuazione di Giobbi e Chirico, i carabinieri del nucleo operativo e del nucleo investigativo del comando provinciale di Ascoli Piceno sono giunti attraverso la raccolta di testimonianze fra le persone presenti la sera del 17 febbraio in piazza del Popolo, quando avvenne la lite fra Albertini e i due, anche se sulle prime sembrava che ad aver colpito il 58enne fosse stato solo Giobbi. Albertini morì poche ore dopo, intorno alle 2,30 del 18 febbraio, a casa della madre, che lo trovò esanime nel bagno.

I militari hanno raccolto elementi testimoniali utili al pm Umberto Monti per chiedere e ottenere dal gip un'ordinanza di custodia cautelare in carcere. Importante è stato anche l'esito dell'autopsia: l'esame ha stabilito che Albertini morì per una emorragia interna, alla milza, dopo essere stato colpito presumibilmente da calci che - per l'accusa - entrambi gli indagati avrebbero sferrato.

La vittima aveva anche segni sul viso, dove sarebbe stato colpito con schiaffi. La mattina del 18 febbraio Giobbi venne sottoposto a ispezione personale dai carabinieri che non rilevarono sulle sue mani segni di colluttazione, ma solo una tumefazione al labbro.
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Corriere Adriatico