Ascoli, terza spaccata notturna a distributori automatici in centro: i ladri ripresi dalle telecamere

Palestini: «Ma non si riesce a incastrarli»

Ascoli, terza spaccata notturna a distributori automatici in centro: i ladri ripresi dalle telecamere
ASCOLI - Un altro colpo al negozio self-service Weedy shop in via Cesare Battisti in pieno centro storico. Poco dopo i tre malviventi hanno danneggiato anche un distributore...

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ASCOLIUn altro colpo al negozio self-service Weedy shop in via Cesare Battisti in pieno centro storico. Poco dopo i tre malviventi hanno danneggiato anche un distributore in corso Giuseppe Mazzini mentre pochi giorni fa è stato preso di mira quello al parcheggio di Porta Torricella. A compiere il raid potrebbe essere stata la stessa banda. Tra domenica e lunedì notte hanno provocato infatti danni allo stesso proprietario di macchine self-service per oltre duemila euro anni, e poche settimane fa sono entrati in due appartamenti in zona Sentina.

 

I video

Pochi giorni fa ripresi dalla telecamere, sono stati invece rintracciati dai carabinieri di San Benedetto due persone: un napoletano e un romeno, entrambi residenti ad Ascoli, con una lunga lista di reati commessi, e che si trovano ancora a piede libero, mentre il terzo che fungeva da palo non è stato ancora identificato. Roberto Palestini, proprietario di Weedy shop è esasperato da questa situazione, e si fa portavoce delle attività del Piceno che hanno subìto furti e che non riescono ad avere nemmeno un risarcimento danni dai presunti colpevoli, ripresi anche dagli impianti di videosorveglianza dei diversi negozi: «Sono convinto che gli stessi vandali che hanno colpito il mio negozio di Porto d'Ascoli, hanno danneggiato anche i miei distributori presenti ad Ascoli vicino al Caffè Meletti nel tardo pomeriggio di mercoledì. Ho sporto denuncia presso la squadra mobile di Ascoli e spero di ottenere giustizia quanto prima».

La denuncia

«Siamo purtroppo di fronte a qualcosa che non funziona come dovrebbe, e ci auguriamo che queste problematiche possano essere risolte quanto prima, perché a rimetterci in questi casi sono sempre i lavoratori onesti come noi» spalanca le braccia Roberto Palestini: «Contribuenti che pagano le tasse e che si vedono danneggiare negozi per migliaia di euro, a cui vanno sommate le refurtive e i giorni di lavoro persi, perché si deve attendere l'arrivo del distributore automatico sostitutivo. Speriamo che la giustizia faccia presto il suo corso e che si possa ricevere almeno il risarcimento di tutti i danni ricevuti».

 

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Corriere Adriatico