OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
ASCOLI - Giuseppe Simonelli si è insediato ieri mattina alla questura di Ascoli. Il nuovo questore, che raccoglie il testimone da Vincenzo Massimo Modeo trasferito a Lecce, nella mattinata ha potuto fare il giro degli uffici e iniziare i saluti istituzionali in città. Con il lui anche il nuovo vicario, Gennaro Capasso, che sostituisce Laura Pratesi destinata a Chieti.
I movimenti
«Una questura in cui ci sono stati molti cambiamenti - dice Simonelli -. Non capita spesso, infatti, che l’avvicendamento di questore e vicario avvenga insieme. Arrivo in una città molto bella, considerata tra le più belle tra quelle monumentali: c’ero stato qualche tempo fa in occasione della visita del vice capo della Polizia ed ebbi una buona impressione che è stata confermata.
Gli incarichi
Ha poi acquisito esperienza da vicario nelle sedi di Verbania, Forli e Pisa per poi divenire dirigente del corpartimento Marche Umbria Abruzzo della polizia ferroviaria prima di acquisire il comando della questura di Ascoli. Oltre ad avere contatti con enti internazionali come Frontex e Seapol ,capo delegazione italiana per la finale di Champions tra Inter e Bayern nel maggio del 2010, Simonelli può vantare anche una lunga esperienza sindacale che lo portò alla firma del primo contratto di lavoro del comparto sicurezza con l’allora ministro della funzione pubblica Franco Frattini. «Proseguirò lungo il solco tracciato dal mio predecessore, che conosco e che sono certo avrà svolto un lavoro egregio. Mi aspetto di trovare una realtà provinciale buona, come spesso è la piccola e media realtà provinciale italiana. Poi, c’è la Riviera delle palme che è una bella zona ma dove ci saranno i soliti problemi legati alla movida che ho già avuto modo di riscontrare in altri posti» sottolinea il nuovo questore che certamente non trascurerà neppure gli ultimi episodi di furti e rapina in villa che si sono registrati nell’Ascolano e che hanno destato preoccupazione tra i cittadini: «Nell’ambito della pubblica sicurezza, i numeri vanno rapportati alla comunità locale - spiega il nuovo questore - e anche un singolo caso può essere un caso da attenzionare rispetto ai dieci o quindici che potrebbero esserci in un’altra realtà. I questori precedenti mi hanno insegnato che bisogna dimensionare il dato numerico nella realtà in cui ti trovi il dato numerico». E a proposito di numeri, sono sicuramente sottodimensionati quelli relativi alla dotazione di personale, sebbene il nuovo questore non fa drammi: «Dobbiamo fare bene con quelli che abbiamo a disposizione» chiosa Simonelli.
Leggi l'articolo completo suCorriere Adriatico