Ascoli, traffico d'armi internazionale Processo lampo a Giorgi in Libia

Ascoli, traffico d'armi internazionale Processo lampo a Giorgi in Libia
 ASCOLI - A distanza di quasi due anni da quando è stato rinchiuso nel carcere di Tripoli, il tribunale locale ha processato l’ascolano Franco Giorgi che nella...

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 ASCOLI - A distanza di quasi due anni da quando è stato rinchiuso nel carcere di Tripoli, il tribunale locale ha processato l’ascolano Franco Giorgi che nella circostanza era assistito da un avvocato libico. Al termine dell’udienza il giudice si è riservato di rendere nota la sentenza che dovrebbe essere pubblicate entro la fine del mese. Le accuse 

Nei confronti del settantacinque ascolano erano stati ipotizzati due reati: traffico internazionale di armi e soggiorno illegittimo nel paese africano in quanto sarebbe stato privo del permesso di soggiorno che doveva essere rilasciato dall’ambasciata libica. Successivamente, però, tale documento è stato trovato e presentato alla Corte per cui è venuta a decadere la seconda accusa. La sentenza è attesa con apprensione da parte dei familiari ed amici dell’ascolano che, secondo quanto prevede il codice penale del Paese che lo ha processato, rischia una condanna pesante. 
Sono trascorsi esattamente tre anni e tre mesi da quando ebbero inizio i guai di Franco Giorgi. Il quale nei primi giorni del mese di marzo 2015 fece una telefonata ad un suo amico in forza nell’Arma dei Carabinieri pregandolo di fare in modo che potesse racimolare la cifra di 250- 300mila dollari necessaria per pagare il suo riscatto ad una banda di predoni che lo tenevano in ostaggio pretendendo tale cifra. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico