Brecciarolo, la frana fa paura L'Arengo sollecita i privati

Brecciarolo, la frana fa paura L'Arengo sollecita i privati
ASCOLI - ​Occorre intervenire subito per mettere in sicurezza le abitazioni di Brecciarolo, lungo la Salaria inferiore, minacciate dal movimento franoso che si era aggravato con...

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ASCOLI - ​Occorre intervenire subito per mettere in sicurezza le abitazioni di Brecciarolo, lungo la Salaria inferiore, minacciate dal movimento franoso che si era aggravato con le ultime precipitazioni E adesso, dopo segnalazioni da vigili del fuoco e Prefettura e un sopralluogo dei tecnici comunali, c'è anche l'ordinanza del sindaco con la quale si intima ai proprietari delle aree in questione di intervenire per rimettere in sicurezza la zona. In caso contrario, sarà l'Arengo a intervenire per poi recuperare dai privati le spese sostenute. Proprio dal primo verbale dei vigili del fuoco, della fine dello scorso mese di marzo, si rilevava "che era in atto un movimento franoso avente un fronte di circa 5 metri che, ad una distanza di circa 30 metri dagli edifici di civile abitazione, aveva determinato l'ostruzione del fossato e provocato la tracimazione delle acque". Ed in tal senso era arrivata in Comune la segnalazione della Prefettura.


A seguito dei diversi sopralluoghi effettuati dall'Arengo, fino a una decina di giorni fa, è stata inoltre rilevata "la presenza di ampi volumi di terreno franato, costituenti ulteriore minaccia per la pubblica e privata incolumità". Più precisamente è emerso che "dai versanti collinari dei terreni sono scivolati sul fondo del fosso notevoli volumi di terreno argilloso impregnato di acqua che hanno ostruito il fosso stesso, modificando radicalmente le precedenti modalità di evacuazione delle acque meteoriche, in particolare generando un argine a rischio di un'ulteriore evoluzione franosa". Da qui la decisione dell'Amministrazione comunale di procedere immediatamente con la notifica ai proprietari dei terreni interessati di un'ordinanza di rimozione dei volumi di terreno franato dai versanti collinari per ripristinare così la precedente funzione del fosso sottostante. Sottolineando il fatto che, scaduti i termini previsti, nel caso in cui gli interessati non abbiano proceduto autonomamente ad adempiere a quanto ordinato, l'Amministrazione comunale eseguirà i lavori previsti con recupero delle spese interamente sostenute a danno dei proprietari inadempienti". Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico