Fondi comunali a chi restaura i palazzi imbrattati del centro

Fondi comunali a chi restaura i palazzi imbrattati del centro
ASCOLI - Soldi a chi risistema le facciate degli edifici del centro storico, per restituire al cuore della città di Ascoli un'immagine decorosa. ...

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ASCOLI - Soldi a chi risistema le facciate degli edifici del centro storico, per restituire al cuore della città di Ascoli un'immagine decorosa.




E' questo l'obiettivo che l'Arengo intende raggiungere attraverso un apposito avviso che verrà diramato per concedere contributi in conto capitale a tutti i proprietari di immobili che avvieranno lavori di riqualificazione esterna degli stessi. Una scelta di campo ben precisa dell'Amministrazione comunale in risposta all'esigenza di "risanare" l'immagine del centro cittadino alla faccia del degrado e degli imbrattatori, dell'abbandono e dell'incuria.



Ora il tutto si concretizza nello stanziamento di circa 120 mila euro - rimasti dai Prusst (piani di riqualificazione urbana) - che l'Arengo metterà, come detto, a disposizione di coloro che vorranno effettuare interventi di risanamento di tutte le parti esterne di edifici rientranti nell'area perimetrata del centro storico. Contributi che potranno arrivare fino ad 8000 euro a palazzo, in base ad un'apposita graduatoria che verrà stilata sulla base di determinati parametri che saranno inseriti nell'avviso pubblico.



Naturalmente, gli interventi possibili riguarderanno alcune specifiche tipologie quali la riqualificazione delle facciate degli edifici e precisamente l'eliminazione di eventuali superfetazioni, la ricostruzione, ricomposizione degli stilemi originari e degli elementi architettonici caratterizzanti, gli interventi di pulitura delle facciate in pietra compresa la stilatura dei giunti, le riprese o i rifacimenti di intonaci e le nuove tinteggiature nel rispetto dei colori originari.



Oltre a quelli principali, saranno anche ammessi interventi ritenuti secondari, tra cui il rifacimento dei cornicioni del tetto, il rinnovo delle grondaie e discendenti con parte terminale in ghisa, il restauro degli elementi in ferro battuto, quali inferriate o roste, balaustre che determinano il decoro della facciata, ilrestauro degli androni se e in quanto visibili dalle pubbliche vie, l'eliminazione di elementi incongrui visibili lungo le vie pubbliche, quali ad esempio condizionatori o altri elementi che incidono sull'aspetto esteriore degli edifici, l'installazione di dissuasori su cornicioni, terrazzi, pensiline, davanzali per impedire lo stazionamento dei piccioni.



L'assegnazione dei contributi dovrà riguardare esclusivamente le parti esterne degli edifici con fronte strada o ambiti di percorrenza pubblici comunque visibili. Saranno ammessi a contribuzione solo gli investimenti relativi ad interventi da realizzarsi successivamente alla data di presentazione della domanda di contributo. Chi vuole contribuire al decoro del centro, faccia un passo avanti.




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Corriere Adriatico