Un polo commerciale nel complesso dell'ex Sime in pieno centro storico

Il complesso ex Sime
ASCOLI - L’area dell’ex Sime si prepara a rinascere, dopo anni di silenzio, attraverso la realizzazione di un nuovo polo commerciale e artigianale con punti vendita e...

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ASCOLI - L’area dell’ex Sime si prepara a rinascere, dopo anni di silenzio, attraverso la realizzazione di un nuovo polo commerciale e artigianale con punti vendita e con possibili spazi anche per uffici e residenziali. Un progetto di rilancio della zona che prevede anche l’ampliamento di un tratto di via Ariosto (zone ex mulini), ovvero la strada che collega l’area, e un parcheggio al servizio della struttura.

 

 

La pratica per questa nuova area di sviluppo sta già a buon punto dell’iter urbanistico, con il Comune – sotto la supervisione del sindaco Fioravanti e dell’assessore all’Urbanistica Silvestri – che ha già sottoposto tutta la documentazione anche alla Provincia e a tutti i soggetti preposti ad esprimere sul fronte dell’impatto ambientale. 
In tal senso, si è ritenuta non necessaria la procedura di Vas (valutazione ambientale strategica). Con il Piano di recupero che ora sta seguendo l’iter necessario per lo sblocco dal punto di vista urbanistico, si procede verso l’obiettivo di andare a rivitalizzare il complesso che fu realizzato nel 1884 per ospitare la “Molini e pastifici” (e tra l’altro proprio di recente, nella parte sottostante del complesso, è stato aperto l’Antico Molino Santa Chiara). Successivamente, la palazzina aveva accolto per tanti anni la Sime, società che si occupava di materiali elettrici. Ora, con il progetto presentato al Comune dalla società proprietaria dell’immobile di Piero Palatroni, si intende ridare vita a tutta l’area anche con una caratterizzazione artigianale finalizzata al turismo. Il piano attuativo per l’ex Sime, in linea generale, prevede il riuso dell’edificio esistente mediante una serie di lavori che, nel rispetto delle caratteristiche principali dello stesso, garantiranno una riqualificazione dell’intero complesso. 


Le destinazioni d’uso previste sono, come detto, commerciali, direzionali, residenziali (massimo per il 30%) e attività artigianali con punto vendita. E proprio a seguito dell’inserimento di quest’ultima destinazione, il piano di Recupero risulta in variante rispetto al vigente Piano regolatore generale. E’, inoltre, prevista un’ulteriore modifica del vigente Piano regolatore per l’ampliamento di un tratto della sede stradale di via Ariosto che attualmente è molto stretta. Nel Piano di recupero sono anche state individuate aree pubbliche attrezzate per un totale di 1562 metri quadrati (superiori al minimo richiesto dalla normativa, ovvero 1426 metri quadrati) oltre a 3497 metri quadri di parcheggi pubblici (anche in questo caso con estensione superiore rispetto al minimo di legge pari a 3402 metri quadrati Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico