Ascoli, bollette Enel non pagate L'Arengo rischia di restare al buio

Palazzo Arengo
ASCOLI - L’Enel minaccia di staccare la luce in alcuni edifici...

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ASCOLI - L’Enel minaccia di staccare la luce in alcuni edifici dell'Arengo in mancanza di pagamenti arretrati per circa 23 mila euro. Una situazione che riguarda - tra gli altri - l'edificio scolastico dell’ex largo Giardino d'infanzia (ora largo Ferrari) laddove la Provincia deve corrispondere un canone al Comune ascolano per l'utilizzo come scuola superiore e anche spazi utilizzati da altre associazioni sociali o sportive come, ad esempio il Circolo tennis Morelli. Per tali utenze, o per problematiche legate alla situazione debitoria della Provincia o per morosità delle associazioni concessionarie, o anche per difficoltà pratiche indotte recentemente dalla fatturazione elettronica, si è creata una situazione di arretrato nei pagamenti delle bollette Enel Energia, tale per cui la società in questione è arrivata ora a diffidare il Comune di Ascoli ad adempiere al pagamento degli arretrati "pena l'immediata sospensione e risoluzione e risoluzione del contratto di fornitura di energia elettrica". Della serie, o si paga o si resta al buio tutti, dalla scuola alle associazioni. Ed ecco, quindi, l'Arengo costretto a disporre immediatamente il pagamento di questi 23 mila euro per le vecchie bollette della luce non pagate, sperando poi di andare a recuperare la somma da chi utilizza i locali, come la Provincia (che deve rimborsare il 70% degli importi da pagare per la scuola) e tutte le associazioni coinvolte. Già nel luglio dello scorso anno l'Arengo si era visto arrivare un altro sollecito dell’Enel per tamponare la situazione e per non lasciare al buio gli istituti scolastici di largo Giardini dell'infanzia, lo Spontini, il circolo tennis Morelli, la struttura di S.Ilario ed il circolo anziani del Colucci. In realtà, si tratta di utenze che riguardano associazioni sportive o di tipo sociale che sono ospitate negli altri locali comunali, come il circolo tennis Morelli, la sede di S.Ilario e il circolo del Colucci ma che sono ancora senza contratto di concessione propedeutico alla volturazione dell'utenza.
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Corriere Adriatico