Elettromeccanica, una memoria fa slittare la decisione a novembre

Elettromeccanica, una memoria fa slittare la decisione a novembre
ASCOLI - Il giudice del tribunale delle imprese di Ancona, Francesca Ercolini, ieri mattina ha tenuto la prima udienza della richiesta della messa in liquidazione...

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ASCOLI - Il giudice del tribunale delle imprese di Ancona, Francesca Ercolini, ieri mattina ha tenuto la prima udienza della richiesta della messa in liquidazione dell'Elettromeccanica Adriatica. Richiesta presentata a suo tempo dai legali della famiglia Rossi, proprietaria al 50% dell'azienda con la famiglia Benigni, a seguito di contrasti che sono cominciati ad emergere da qualche anno a questa parte e che al momento risultano di difficile soluzione. L'incontro con il giudice è stato di breve durata. L'avvocato nominato dai vertici dell'Elettromeccanica ha presentato una memoria difensiva per cui il magistrato ha deciso di rinviare la seconda udienza al 13 novembre prossimo, il tempo necessario affinchè possano prendere in esame le argomentazioni contenute nel documento. La famiglia Benigni era rappresentata dall'avvocato Silvio Marozzi mentre tutti presenti i quattro soci della famiglia Rossi. Inoltre, al tribunale di Ancona era giunta una delegazione di lavoratori dell'azienda ascolana. Doveva essere composta da un centinaio di operai ma il prefetto del capoluogo dorico ha deciso che comprendesse soltanto una quindicina di loro. Non appena sono rientrati ad Ascoli hanno raggiunto il piazzale dell'Elettromeccanica dove ad attenderli c'erano tutti i lavoratori dell'azienda che sono stati informati di quanto era avvenuto qualche ora prima. Naturalmente tutti sono ora con il fiato sospeso perché dalla decisione del giudice dipenderà il loro futuro lavorativo. E' stata ventilata un'azione per spingere i vertici proprietari a sedersi nuovamente attorno ad un tavolo nell'estremo tentativo di trovare una soluzione che scongiuri la liquidazione dell'azienda e salvi i loro posti di lavoro.



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