Ascoli, discariche abusive in strada Pugno duro per chi infrange le regole

Gli ispettori ambientali controllano i rifiuti lasciati in strada
ASCOLI - Mini discariche abusive che spuntano un po' ovunque, tra sacchetti multicolori e immondizia d'ogni genere che si contrappongono al grigio storico del...

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ASCOLI - Mini discariche abusive che spuntano un po' ovunque, tra sacchetti multicolori e immondizia d'ogni genere che si contrappongono al grigio storico del travertino. "Sacchettopoli" sembra tornata. 


E tutto questo accade, spesso, anche a due passi dai cartelli degli itinerari turistici. Scene quotidiane di ordinaria inciviltà che si materializza nella raccolta indifferente e indifferenziata. Quella del porta a porta, ma che, in realtà, diventa sempre più spesso quella del sacchetto che finisce davanti alla porta del vicino. Una giungla del rifiuto che l’amministrazione comunale sta cercando di contrastare, ora, con un'azione di repressione che si concretizza in controlli a tappeto tre volte alla settimana, da parte di ispettori ambientali e vigili urbani, e un crescente numero di contravvenzioni. 
Multe che poi, di fronte al giudice di pace, a volte trovano anche la via d'uscita dell'annullamento per mancanza di prove. Tutto questo in attesa delle foto-trappole (per le quali l'Arengo si sta già muovendo), ovvero le telecamere da sistemare dietro l'angolo per riprendere automaticamente i trasgressori che entrano in azione. 

Un lavoro difficile, coordinato dal comandante dei vigili, Patrizia Celani, che di fatto si basa su indagini e accertamenti sia con ispezioni per cogliere sul fatto i cittadini sia sugli stessi sacchetti lasciati in strada (ovviamente non su quelli dell'umido) per risalire in qualche modo ai trasgressori. 
In certi casi, poi, l'individuazione è più semplice quando a non rispettare le regole sono i locali pubblici che, in diversi casi, anziché conferire i rifiuti in strada nella prevista fascia oraria a cavallo dell'ora di pranzo, lasciano i sacchetti, spesso anche indifferenziati, alle prime ore dell'alba. 
Con l'effetto di vedere in alcune zone queste mini discariche a cielo aperto, in pieno centro, dal mattino fino al momento della raccolta che, ovviamente, avviene nelle prime ore del pomeriggio. 
Ed anche in questo caso le multe cominciano a fioccare, sperando di arrivare a sensibilizzare i titolari delle attività, se necessario, attraverso le sanzioni. 
Anche ricordando che poi, quando i sacchetti prendono il sopravvento in strada ogni giorno per mezza giornata, tutto questo può influire sull'immagine turistica e, quindi, a ricaduta, anche sulle stesse attività commerciali.

L'azione di contrasto del fenomeno, che comunque resta dilagante e indecoroso, è arrivata ora nella sua fase di massimo impegno, come detto con le pattuglie di ispettori ambientali e vigili che effettuano controlli costanti per tre giorni alla settimana, procedendo anche con verbali di contravvenzione nei casi in cui si ritiene possibile procedere. 

Anche se, come successo in qualche caso, di fronte ai ricorsi, il giudice ha poi dato ragione al cittadino annullando la multa e costringendo il Comune anche alle spese legali. Resta da capire, a questo punto, che cosa succederà una volta che la raccolta porta a porta verrà estesa a tutti i quartieri cittadini e se si riuscirà a sensibilizzare e cambiare rotta dal punto di vista del rispetto della città stessa. Attualmente la raccolta differenziata non funzione a dovere se è vero che proprio per questo e altri motivi (mancata realizzazione della sesta vasca della discarica di Relluce) il sindaco sarà costretto ad aumentare la Tari.  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico