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ASCOLI - «Mi dispiace molto per le dimissioni del presidente. Lo ringrazio per il lavoro svolto in questi anni. L’obiettivo resta sempre lo sviluppo dei nuovi corsi di laurea e i risultati che questi portano». Sono le parole del sindaco Marco Fioravanti a poche ore dalla decisione di Achille Buonfigli di abbandonare la guida del Consorzio universitario piceno. Dopo vent’anni in sella al Cup, l’avvocato ascolano rimette il suo mandato.
Buonfigli lamenta il mancato riconoscimento dell’ente coordinatore delle politiche universitarie sul territorio. «Nella comunicazione ufficiale con cui si annuncia l’approdo ad Ascoli di un corso di laurea triennale in Tecniche di radiologia medica per immagini e radioterapia, manca una cosa importante: chi di questa iniziativa è stato il primo promotore» aveva dichiarato il presidente. La figura del Consorzio universitario piceno finisce sotto i riflettori. Nato nel 1974 con la missione di favorire l’inserimento dell’università nel territorio ascolano, oggi l’ente sembra ad un bivio. «È ancora necessario o può non esistere? È inutile? È un ente costoso o non adeguato ai tempi? Le mie dimissioni aprano un dibattito pubblico sull’importanza dell’università e quale debba essere il soggetto che presidi la funzione che finora ha svolto il consorzio», aveva aggiunto Buonfigli. Il Consorzio ha sede nel capoluogo piceno, la sua governance vede partecipazioni dell’Arengo (61%), San Benedetto (33%), Unione dei Comuni (3%) e Folignano (1%).
«Sono dispiaciuto per quanto successo e per le dimissioni del presidente.
Corriere Adriatico