Diciotto licenziamenti a Industrie Tessili Picene. L’Ugl non firma l’intesa: «Troppa fretta»

Diciotto licenziamenti a Industrie Tessili Picene. L’Ugl non firma l’intesa: «Troppa fretta»
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ASCOLI - Come avevamo anticipato Industrie Tessili Picene, ossigeno produttivo del marchio Mery Confezioni, ha aperto l’8 gennaio la procedura di licenziamento per 18 lavoratori ed appena 14 giorni dopo, il 22 Gennaio l’ha chiusa con un accordo sindacale. L’accordo sindacale prevede un incentivo per chi non fa opposizione al licenziamento; ora debbono solo scegliere se andare via con un incentivo limitato o andare via senza incentivo. 

 
La Ugl però non ha firmato l’accordo. «La legge - spiega il sindacato - prevede che la procedura aperta per il licenziamento di 18 lavoratori può durare 75 giorni di trattative di cui gli ultimi 30 giorni sul tavolo della Regione Marche e non si capisce perché dopo appena 14 giorni dall’apertura della procedura si faccia un accordo che da il via libera all’azienda di espellere 18 lavoratori, anche senza il loro consenso.


Eppure il funzionario della Regione Marche aveva già preso contatto con le organizzazioni sindacali per seguire da vicino l’evolvere della vertenza e poter predisporre misure di salvaguardia dei livelli occupazionali da porre sul Tavolo Regionale». L’Ugl ricorda che il Piceno è area di crisi industriale complessa ed ogni posto di lavoro va salvaguardato; sullo sfondo c’era sempre la cassa integrazione straordinaria.


«La velocità impressa alla firma dell’accordo è inspiegabile - contesta l’Ugl - I lavoratori avevano già contestato la messa a zero ore in Cassa Covid edavevano ripetutamente chiesto il rientro, ristabilendo il loro diritto alla rotazione. Oggi, aperta e subitaneamente chiusa in 14 giorni la procedura, viene data all’azienda la libertà di licenziamenti». La Ugl non ha firmato l’accordo.

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Corriere Adriatico