Di Giacinto primario di Rianimazione, parole chiare e obiettivo fondamentale: «Organico da completare»

Il nuovo primario di rianimazione Ida Di Giacinto e il direttore dell’Area vasta 5 Cesare Milani
ASCOLI  - Ida Di Giacinto è la nuova direttrice dell’Uoc di Anestesia e rianimazione Mazzoni. La presentazione è avvenuta ieri, alla presenza anche del...

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ASCOLI  - Ida Di Giacinto è la nuova direttrice dell’Uoc di Anestesia e rianimazione Mazzoni. La presentazione è avvenuta ieri, alla presenza anche del direttore dell’Area vasta 5, Cesare Milani e del direttore sanitario facente funzione dell’Av 5, Giancarlo Viviani.

 


Il neo primario vanta un curriculum di alto livello. Originaria dell’Abruzzo, ha svolto quasi tutta la sua carriera al Sant’Orsola di Bologna prima di arrivare ad Ascoli. Nel nosocomio emiliano si è occupata principalmente di organizzazione ospedaliera, rischio clinico e sicurezza delle cure. All’insorgere della pandemia, nel marzo 2020, si è fatta carico di sviluppare le attività del team della terapia intensiva Covid-19 del Policlinico Sant’Orsola, sino a diventarne responsabile per l’assistenza dei pazienti critici. Ha ricevuto numerosi incarichi dalla Società scientifica e le competenze maturate le sono valse importanti cariche conferitele da diversi organismi europei. Numerose le sue pubblicazioni e le sue partecipazioni in veste di relatrice in congressi e convegni in tutta Europa.

«Sono emozionata e onorata di questo incarico – le sue parole – perché dopo tanti anni torno a casa e perché ho trovato una equipe altamente specializzata. Ho ritrovato anche tre specializzandi che hanno studiato nel corso in cui insegnavo. Il percorso che si apre adesso non è facile, perché bisogna allinearsi con le altre funzioni per raggiungere gli obiettivi della nostra Area vasta». 


«Durante la mia permanenza al Sant’Orsola - rivela la Di Giacinto - ho gestito tutte le pandemie dal loro insorgere e sono stata responsabile del reparto Covid di terapia intensiva con 18 posti letto. Sottolineo questo passaggio perché durante tale esperienza ho visto i pazienti soli senza l’affetto e la compagnia di un familiare e questo mi ha spinto a guardare con un occhio particolare al campo della Bioetica. Ecco, questo sarà un argomento che metterò tra le priorità del mio nuovo percorso da sviluppare direttamente con la popolazione». Parlando degli aspetti organizzativi, ha spiegato: «al Mazzoni mancano almeno sei rianimatori per completare l’organico e va ribadito che la Rianimazione dell’ospedale del capoluogo sarà pulita perché è fondamentale». Il nuovo primario di Rianimazione ha poi parlato della vaccinazione anticovid. «Bisogna far capire – ha sottolineato – a chi ha paura delle conseguenze del vaccino, che non esiste farmaco che non abbia effetti collaterali. Pertanto, l’invito è vaccinarsi, perché solo così possiamo arginare la pandemia». 


E sulla situazione della pandemia in Area vasta 5, Viviani ha precisato «che nella giornata di oggi (ieri, ndr), ci sono stati nove pazienti affetti da Covid. Per tre di questi si è reso necessario il ricovero in terapia intensiva presso l’ospedale di San Benedetto, altri tre sono stati trasferiti in terapia semintensiva, mentre i restanti tre sono stati ricoverati nei reparti ordinari. Nessuno di loro era vaccinato».

 

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Corriere Adriatico