Ascoli, artigiano ucciso e bruciato Il volto del killer in un filmato

Demetrio Di Silvestre
ASCOLI - Un uomo magro che abbandona l’auto e se ne va. Potrebbe essere l’assassino o una delle persone che hanno partecipato al sequestro e poi all’omicidio di...

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ASCOLI - Un uomo magro che abbandona l’auto e se ne va. Potrebbe essere l’assassino o una delle persone che hanno partecipato al sequestro e poi all’omicidio di Demetrio Di Silvestre, il piccolo imprenditore ucciso e poi bruciato vicino a una casolare abbandonato vicino a Morignano sotto il monte dell’Ascensione. Le indagini quindi corrono lungo la strada del killer. Il percorso compiuto dall’uomo che ha guidato la Bmw della vittima fino al parcheggio del centro commerciale Auchan a Porto Sant’Elpidio dove poi è stata trovata dai carabinieri. 


Gli investigatori stanno esaminando i filmati delle telecamere di sorveglianza del megastore che si trova nella zona Nord della cittadina al confine con Cesette D’Ete, nei pressi della superstrada Civitanova- Foligno, ma non trascurano tutte quelle posizionate lungo il probabile tragitto. Si cerca di scoprire l’identità di quella persona e che ruolo abbia avuto nel delitto. Identificarla e interrogarla potrebbe aprire la strada alla soluzione del caso. Secondo indiscrezioni a bordo della macchina c’era un uomo che poi è sceso dall’auto una volta abbandonata nel parcheggio.

Quell’uomo non era Di Silvestre, lo si capisce con chiarezza dai sui connotati fisici. Un lavoro lungo e molto impegnativo perchè in quell’area adibita alla sosta c’erano le mille auto di chi si reca al centro commerciale ogni giorno o va al cinema per vedere uno dei film proposti nella multisala. Si arricchisce di nuovi elementi quindi il fascicolo aperto dal sostituto procuratore Umberto Monti per omicidio volontario. Una pista calda sulla morte dell’artigiano di 56 anni ucciso nell’Ascolano. E arriva anche la conferma che i resti ossei e le tracce ematiche trovate a ridosso e dentro il falò appartengono al piastrellista. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico