Summit tra Arengo e Soprintendenza per i dehors nelle piazze del centro

Summit tra Arengo e Soprintendenza per i dehors nelle piazze del centro
ASCOLI - Sotto l'albero di Natale, Ascoli potrebbe trovare finalmente una anticipazione delle nuove disposizioni per l'occupazione del suolo pubblico per il periodo...

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ASCOLI - Sotto l'albero di Natale, Ascoli potrebbe trovare finalmente una anticipazione delle nuove disposizioni per l'occupazione del suolo pubblico per il periodo invernale. Il che, tradotto in parole semplici, vuol dire criteri e nuove regole per il discorso dehors. Un discorso che proprio nel Natale dello scorso anno sfociò in polemica e poi addirittura in un sequestro delle infrastrutture presenti in piazza Arringo.


La nuova legislatura, di fatto, si è invece aperta con un tavolo di confronto tra Arengo e Soprintendenza proprio per indicare i parametri e le linee da rispettare al fine di dare uniformità e adeguatezza delle strutture che le attività commerciali potranno montare nelle piazze e nelle vie del centro. In questo senso, proprio mentre ci si accinge all'allestimento del consueto villaggio natalizio, si sta cercando di stringere i tempi per riuscire a definire perlomeno i criteri ufficiali da rispettare in futuro, con un'apposita regolamentazione che andrà ad anticipare, di fatto, quello che nei mesi successivi sarà il Piano dell’arredo urbano. Il lavoro dell’Amministrazione comunale, in tal senso, dovrebbe vedere in un ulteriore incontro a stretto giro proprio con la Soprintendenza per arrivare ad individuare le soluzioni definitive per gli allestimenti su suolo pubblico nel centro storico. L'auspicio, infatti, sarebbe quello di poter vedere, magari, da parte di quegli esercenti che hanno inoltrato o inoltreranno la richiesta di autorizzazione per l'occupazione del suolo pubblico, già un segnale di adeguamento rispetto a quelli che saranno i nuovi indirizzi. Considerando che in ogni caso tutte le richieste di autorizzazione passeranno sempre, come da iter, al vaglio della Soprintendenza per il relativo parere. In realtà, il collegamento tra le proposte della Scuola di architettura e design, l'Arengo e la Soprintendenza, è già stato attivato e c'è stato un esame congiunto di elaborati, richieste di integrazioni e una visione generale già individuata per sciogliere il nodo dei famigerati dehors. In attesa delle regole per le soluzioni tecniche definitive, che si sta cercando di delineare proprio prima di Natale, c'è già stato, di fatto, il no deciso ai dehors così come finora intesi. Ovvero quelli finora utilizzati in città, col via al nuovo corso, non sarà più possibile installarli e utilizzarli e la nuova linea guida prescelta è quella di andare all'uniformazione, - ovviamente dopo un adeguato periodo di transizione - per tutte le attività commerciali. Stesse tipologie e stessi materiali, dunque, per tutti. I dehors o gazebo chiusi, così come quelli concepiti finora e finiti nel mirino l'anno scorso, dovrebbero sparire, anche perché configurabili in ampliamento di volumetria dell'attività e, quindi, anche con problemi di carattere urbanistico. E, come detto, l'alternativa che emergerebbe sarebbe quella di strutture innovative, con materiali leggeri, facilmente smontabili, aperte e con possibili chiusure della copertura in maniera tecnologica. In fase di valutazione, inoltre, il discorso delle fioriere, con la volontà della Soprintendenza di eliminarle o comunque di valutare un'unica tipologia uguale per tutti. Come detto, si spera di poter conoscere quelle che saranno le nuove regole a ridosso del Natale, magari per poter consentire di ammirare le prime applicazioni volontarie delle nuove regole durante le prossime festività.



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