Ascoli, la crisi idrica morde ancora il Piceno: continua il razionamento notturno dell'acqua

Ascoli, la crisi idrica morde ancora il Piceno: continua il razionamento notturno dell'acqua
ASCOLI - Resta molto critica la situazione idrica del Piceno tanto che si proseguirà anche nelle prossime settimane con le chiusure notturne per consentire ai serbatoi di...

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ASCOLI - Resta molto critica la situazione idrica del Piceno tanto che si proseguirà anche nelle prossime settimane con le chiusure notturne per consentire ai serbatoi di ricaricarsi nel corso della notte e dare la possibilità alla Ciip di razionare l’acqua a disposizione. Dopo le abbondanti piogge dei giorni scorsi la situazione è leggermente migliorata, non tanto per la quantità d’acqua caduta che non ha comunque avuto influenza sulle portate delle falde acquifere quanto piuttosto per il fatto che c’è stato un uso più moderato dell’acqua. 


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A questo poi si aggiunge una graduale diminuzione delle presenze turistiche lungo la Riviera che contribuisce in maniere determinante ad avere più acqua a disposizione nei serbatoi. Sono comunque mesi difficili quelli vissuti dai dirigenti, dai tecnici e dai dipendenti della Ciip per cercare di ridurre al minimo i disservizi per gli utenti. Tanto che per rifornire i serbatoi rimasti a secco si è ricorso anche alle autobotti.
 
La società che gestisce il servizio idrico nel Piceno e in una parte dei comuni fermani ha noleggiato due autocisterne della capacità di 30 metri cubi che dall’inizio dell’emergenza ha effettuato otto viaggi al giorno dall’impianto di soccorso di Castel Trosino dove veniva prelevata l’acqua per poi trasportarla nei serbatoi dislocati sulla provincia, soprattutto quelli posizionati in posti più agevoli da raggiungere con l’autoarticolato munito anche di rimorchio. Le zone più impervie, invece, sono state raggiunte con le autobotti più piccole della Ciip, della capacità di 6 o 9 metri cubi, che hanno garantito altri otto viaggi giornalieri per garantire acqua dove non c’era. Nel frattempo, le annunciate perturbazioni previste per i prossimi giorni potrebbero avere un ulteriore effetto benefico che consentirebbe di portare a termine la stagione turistica senza troppe preoccupazioni. Ma, aldilà di quanto è stato fatto in questi mesi, grazie ad un attento monitoraggio della situazione garantita soprattutto dalla perizia e dalla professionalità dei dipendenti della Ciip che con abnegazione hanno provveduto alla razionalizzazione della risorsa idrica riducendo al minimo i disservizi, la crisi idrica del Piceno si fa sempre più drammatica. Le portate delle sorgenti di approvvigionamento della Ciip sono drasticamente diminuite tanto da richiamare l’attenzione anche del capo del dipartimento nazionale della protezione civile, Angelo Borrelli, che giovedì sarà ad Ascoli per partecipare ad un incontro voluto proprio dalla Ciip per affrontare il problema dell’individuazione di nuove fonti di approvvigionamento e le difficoltà burocratite che sono state riscontrate dall’ex consorzio idrico. 
Il summit

All’incontro con i sindaci del territorio parteciperà anche Erasmo D’Angelis, il segretario generale dell’Autorità di bacino dell’Appennino centrale che ha avuto un ruolo decisivo per l’inserimento del nuovo acquedotto antisismico del Pescara come opera strategica per il ministero delle infrastrutture e, quindi, sul finanziamento dell’importante opera per la quale, nelle scorse settimane, si è provveduto ad espletare la gara per la progettazione.  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico