Positiva una educatrice. Chiusa la sezione lattanti di un asilo nido comunale per la sanificazione

La verifica di un tampone
ASCOLI - Nel giorno in cui la provincia registra una vittima ascolana per Covid di 75 anni e un altro aumento dei contagi (280 con 320 persone attualmente positive ad Ascoli, 379...

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ASCOLI - Nel giorno in cui la provincia registra una vittima ascolana per Covid di 75 anni e un altro aumento dei contagi (280 con 320 persone attualmente positive ad Ascoli, 379 a San Benedetto e 152 a Grottammare), compresa un’educatrice comunale (chiusura della sezione lattanti dell’asilo nido comunale Lo Scarabocchio per la sanificazione) buone notizie giungono invece sulla profilassi anti Covid. «Poichè non sarà più possibile vaccinare coloro che non si prenotavano, si sono liberati diversi slot - afferma Cesare Milani, direttore generale dell’Area vasta 5 - Per cui coloro che si erano prenotati da gennaio in poi saranno avvisati nei prossimi giorni per potere anticipare il proprio turno per vaccinarsi».


 
Purtroppo però non cambierà la location. Se infatti San Benedetto beneficerà di un milione di euro dalla Regione per trovare una sede alternativa al centro agroalimentare (sarà installata, nel frattempo, dalla protezione civile una maxi tenda per impedire a chi è in fila di bagnarsi in caso di pioggia come purtroppo è già accaduto) per Ascoli non è stato previsto nemmeno un euro da Palazzo Raffaello. «Le alternative potevano essere la palestra di Monticelli o quella di Monterocco ma il Comune non ce le ha concesse» spalanca le braccia Milani. Le vaccinazioni proseguiranno dunque nell’hub di Pennile di Sotto in quattro postazioni (erano sette a Monticelli).

Nel frattempo l’Area vasta 5 ha pubblicato l’avviso per l’assunzione a tempo determinato, di medici della disciplina di malattie metaboliche e diabetologia, di psichiatria, di ginecologia e ostetricia, la proroga dell’incarico a tempo determinato di tre operatori socio sanitari e di tre tecnici di radiologia, mentre andranno in pensione il primario di urologia, Antonio Avolio (sarà sostituito da Giulio Milanese proveniente dal Torrette) e i medici di assistenza primaria Carlo Paolucci, Remo De Angelis e Silvia Izzi.  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico