Il blackout "spegne" i negozi del centro: «Che beffa dopo lockdown e Green pass, chiederemo i danni»

Il blackout "spegne" i negozi del centro: «Che beffa dopo lockdown e Green pass, chiederemo i danni»
ASCOLI - Dopo il danno dovuto ai duri mesi del lockdown e alle successive restrizioni per il Covid (non da ultimo il Green pass), arriva ora anche la beffa del sabato sera per...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

ASCOLI - Dopo il danno dovuto ai duri mesi del lockdown e alle successive restrizioni per il Covid (non da ultimo il Green pass), arriva ora anche la beffa del sabato sera per diverse attività del centro storico ascolano. Per la precisione, del sabato sera appena trascorso. Una beffa che si è materializzata con un blackout su tutta piazza della Viola e il lato di via Bonaparte, lasciando al buio 4 attività di ristorazione, ma anche parrucchieri, centri estetici e numerose altre utenze della zona.

Terza dose, bimbi e allergie. Viaggio tra la gente che interroga i medici su siero e Covid: «Qui fate i vaccini al volo?»

 

La mazzata

Un’autentica mazzata per le attività commerciali che hanno dovuto mandare via decine e decine di clienti che avevano prenotato e che, purtroppo, non hanno potuto cenare o beneficiare dei servizi programmati. Tutto è successo intorno alle 18, ovvero nella fase più “calda” di sabato scorso, con l’interruzione di energia elettrica che si è protratta ben oltre l’orario di cena. Il tutto con sostanziosi incassi persi, proprio nella giornata di punta sul fronte commerciale e con l’ipotesi ventilata da alcuni tra gli avventori della zona di organizzarsi per richiedere un risarcimento dei danni all’Enel per quanto avvenuto.

Le proteste

«Molte attività che gravitano intorno a piazza Viola, come noi – hanno segnalato indignati alcuni esercenti subito dopo l’episodio – sono state costrette a chiusura forzata per questo blackout generatosi intorno alle 18. E sono rimaste per ore al buio e al freddo anche molte utenze private. Essendo sabato, tutti i locali erano completamente pieni, con prenotazioni, ma tutti i clienti e il personale sono stati, purtroppo, rimandati a casa». «Abbiamo sollecitato l’Enel più volte, - aggiunge uno dei titolari di attività della zona - ma a distanza di 3 ore circa dall’interruzione dell’energia elettrica, non era ancora arrivato nessuno a controllare cosa fosse successo. Quanto meno, poter avere informazioni sul possibile orario del ripristino ci avrebbe aiutato a gestire la situazione. Non sappiamo quale sia il motivo o la causa di questo blackout. Escludiamo fosse un’interruzione programmata, considerando che comunque non c’è stato nessun avviso. Quel che è certo è che la serata è stata compromessa, l’incasso perso e i clienti se ne sono andati delusi e amareggiati». Immaginabile l’indignazione dei gestori delle attività coinvolte che, a questo punto, non escludono l’ipotesi di richiedere un risarcimento dei danni all’Enel per quanto avvenuto.

Le restrizioni

A pesare, soprattutto, come rimarcato dai diretti interessati, è il fatto che tutto si sia verificato di sabato, a partire dalle 18 e per diverse ore, quindi nel momento di maggiore afflusso della clientela nelle attività. Un’altra tegola, dunque, che cade su alcune di diverse attività ascolane già messe in ginocchio per mesi, come detto, prima dal lockdown e poi da tutte le restrizioni previste per controllare la pandemia, tra cui il green pass e, da alcuni giorni, il super green pass. Paradossalmente, non si vede la luce in fondo al tunnel.

 

Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico