Ascoli, niente contributi agli inquilini morosi

Ascoli, niente contributi agli inquilini morosi
ASCOLI - ​Sarà che forse qualcuno ha perso anche la speranza, ma di fatto è la morosità che ha impedito a molte persone di partecipare al bando per i contributi sugli...

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ASCOLI - ​Sarà che forse qualcuno ha perso anche la speranza, ma di fatto è la morosità che ha impedito a molte persone di partecipare al bando per i contributi sugli affitti. Fatto sta che le domande pervenute all'Arengo, nella giornata di lunedì scorso, per la caccia ai contributi sono state meno rispetto alle previsioni. Si tratta, di fatto, di circa 145 domande, quindi 39 in meno rispetto allo scorso anno. Adesso gli uffici comunali dovranno passare al vaglio tutte le domande pervenute, che secondo le previsioni erano attese in circa duecento, in linea con gli altri anni, per formare l'apposita graduatoria che servirà a distribuire un possibile aiuto quantificabile fino a quasi tremila euro annui Ma, come A poter presentare domanda di contributo erano i nuclei familiari nella veste di inquilini con contratto di locazione regolarmente registrato e con un canone mensile non superiore ai 700 euro.


Inoltre, i richiedenti dovevano essere di cittadinanza italiana o di uno Stato dell'Unione europea e dovevano avere la residenza anagrafica nel Comune di Ascoli e nell'alloggio per il quale si chiede il contributo. Doveva anche essere garantita la mancanza di titolarità, da parte di tutti i componenti del nucleo familiare del richiedente, su tutto il territorio nazionale, del diritto di proprietà, comproprietà, usufrutto, uso o abitazione su un alloggio adeguato alle esigenze del nucleo familiare stesso. Altro punto fondamentale, quello del reddito che doveva rientrare, come valore Isee riferito al 2013, in una delle seguenti fasce: di importo non superiore a 5.830,76 euro con un'incidenza della spesa per il canone di locazione annuo non inferiore al 30% rispetto al reddito Isee, oppure di importo non superiore ad 11.661,52 euro con un'incidenza non inferiore al 40% e un valore Isee diminuito del 20% in presenza di un solo reddito derivante da lavoro dipendente o da pensione in un nucleo familiare monopersonale (ovvero se si tratti di una sola persona). Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico