Ascoli, 400 contratti falsi per la fornitura di energia

Ascoli, 400 contratti falsi per la fornitura di energia
ASCOLI - ​Il sostituto procuratore Mara Flaiani, ha fatto notificare...

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ASCOLI - ​Il sostituto procuratore Mara Flaiani, ha fatto notificare a sei persone - tre ascolani, due sambenedettesi ed un grottammarese - il provvedimento in cui si comunica la chiusura delle indagini preliminari a loro carico. Nei loro confronti è stato ipotizzato il reato di falso in atto pubblico ma potrebbe scattare anche quello di truffa. Gli indagati hanno 20 giorni di tempo per prendere visione della documentazione, che si trova depositata presso la segreteria del magistrato, per chiedere di essere interrogati, presentare eventuali memorie oppure sviluppare nuovi temi d'indagine. La vicenda riguarda la presunta apposizione di firme false su contratti di cambio di gestore fornitore di energia elettrica. Una società di Pesaro aveva dato mandato ad una corrispondente di San Benedetto di procacciare nuovi contratti per il cambiamento da un gestore d'energia ad un altro. La suddetta società si è poi avvalsa dell'opera dei sei agenti che telefonicamente avrebbero dovuto contattare gli utenti per convincerli, proponendo pacchetti che garantivano maggiori vantaggi economici, a cambiare gestore. Se l'utente accettava si sarebbero poi dovuti recare nella sua abitazione per formalizzare il nuovo contratto con l'apposizione della firma. Nel giro di pochi mesi alla società pesarese sono giunti oltre 400 contratti. Senonchè è accaduto che qualche utente ha chiesto spiegazioni al riguardo. Gli è stato risposto che aveva firmato un nuovo contratto con un'azienda diversa da quella iniziale. Il documento è stato messo a disposizione degli utenti per verificare l'autenticità della loro firma. In 389 casi, però, la persona ha disconosciuto l'autenticità della sottoscrizione per cui è scattata la denuncia nei confronti dei sei procacciatori. Per ogni contratto stipulato ricevavano un compenso di 50 euro , danaro che chiaramente dovrà essere restituito. Entro la metà del corrente mese la Procura emetterà un decreto di citazione a giudizio per i sei e procederà a fissare una udienza presso il tribunale
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Corriere Adriatico