Gli stakanovisti del consiglio comunale, ma c’è chi diserta troppo l’aula. La classifica delle presenze per il 2022

Una seduta del consiglio comunale
ASCOLI  - Va in soffitta il 2022 del consiglio comunale: 14 gli appuntamenti che si sono tenuti in dodici mesi, 4 quelli aperti, poste all’attenzione circa 62 proposte...

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ASCOLI  - Va in soffitta il 2022 del consiglio comunale: 14 gli appuntamenti che si sono tenuti in dodici mesi, 4 quelli aperti, poste all’attenzione circa 62 proposte di deliberazione. E tra i consiglieri sono 12 su 32 (37,5%) ad aver timbrato tutte e quattordici le presenze in aula. Altri 7 sono i consiglieri che invece hanno mancato una sola assemblea

 

L’en plein si è registrato per Mauro Agostini, Alessandro Bono, Stefano Cannella, Luca Cappelli, Flavia Cenciarini, Vincenzo Mancini, Daniela Massi, Francesca Pantaloni, Patrizia Petracci, Emidio Premici, Piera Seghetti e Maurizio Simonetti. A quota 13 si sono piazzati: Francesco Ameli, Micaela Girardi, Luigi Lattanzi, Angelo Procaccini, Elena Stipa, Mario Tacchini e Laura Trontini. Si contano 12 presenze per Marika Ascarini, Laura Castelletti, Alessandro Filiaggi e Alessio Pagliacci; 11 per Piero Celani; 10 presenze per Emidio Nardini e Massimo Tamburri; 9 gettoni per Carlo Narcisi e Massimo Maria Speri; 8 per Pietro Frenquellucci; 6 per Alessio Rosa. Chiudono la speciale classifica Eleonora Camela e Francesco Viscione (motivi personali) con appena 4 partecipazioni. Da regolamento, per i consiglieri è previsto un gettone di presenza dal valore di 33,19 euro lordi. 

A conclusione di un anno ecco il bilancio e le prospettive per il 2023 indicati dal presidente Alessandro Bono. «Il lavoro svolto dal consiglio comunale nel 2022 è stato proficuo e importante – afferma -. Nelle 14 sedute sono state approvate oltre sessanta proposte di deliberazione. Sono state delle proposte non solo di natura tecnica o dettate da obblighi di legge, ma strategiche per l’intera città. Tra le tante possiamo ricordare quanto approvato nell’ultimo consiglio riguardante il protocollo d’intesa tra Comune e Agenzia del demanio: l’accordo ha portato all’acquisizione anche del giardino di Palazzo Colucci. Poi ci sono state delle delibere di peso nel settore cultura, come la costituzione della Fondazione Ascoli Cultura o l’istituzione di un osservatorio verso “Rifiuti zero”. Queste decisioni hanno guardato al miglioramento della vita dei cittadini, ad una visione della città del futuro». Durante questi ultimi dodici mesi non sono mancate le divergenze e le discussioni nelle assemblee.

«C’è stato sempre un rapporto molto aperto e costruttivo con i consiglieri di maggioranza ed opposizione – aggiunge Bono -. Siamo arrivati a compiere scelte fondamentali per la città. Voglio ringraziare tutti coloro che hanno dato un contributo». Numerosi sono stati anche gli appuntamenti con le varie commissioni. «Abbiamo svolto un lavoro anche qui assiduo: parecchie commissioni consiliari con dibattiti importanti», sottolinea Bono. Da qualche tempo inoltre, dopo i lunghi mesi di pandemia, si è tornati con i consigli comunali in presenza. «Dopo esser stati costretti ad utilizzare delle modalità da remoto a causa dell’emergenza covid, abbiamo dotato il consiglio e il nostro regolamento di una sezione che disciplini questa pratica anche per esigenze future – aggiunge il presidente -. Si può dire come da questa esperienza abbiamo tratto una nuova possibilità». 



Il 2023 è appena arrivato. «Ci aspetta un anno altrettanto ricco di proposte e di decisioni da dover prendere – spiega Bono -. Sono certo che questo consiglio comunale sarà in grado e pronto a discutere e trovare le migliori soluzioni per la vita della città di Ascoli».  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico