Scuole e uffici, il Comune di Ascoli interviene su 30 immobili per alleggerire le bollette

Scuole e uffici, il Comune di Ascoli interviene su 30 immobili per alleggerire le bollette
ASCOLI - Se il Natale penserà a riscaldare il cuore degli ascolani già nei prossimi giorni, l’Arengo si preoccupa di andare a garantire il caldo abbinato al...

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ASCOLI - Se il Natale penserà a riscaldare il cuore degli ascolani già nei prossimi giorni, l’Arengo si preoccupa di andare a garantire il caldo abbinato al risparmio energetico in oltre una trentina di immobili comunali tra scuole, uffici e altri servizi. Si segue alla lettera, dunque, il messaggio che arriva dall’Europa e dal Governo nazionale per dirigersi a passo spedito verso l’efficientamento energetico, necessario per contrastare le maxi-bollette sempre dietro l’angolo e strizzare l’occhiolino alla sostenibilità.

 

In tal senso, sul fronte degli immobili dell’ente, considerando che in precedenza era già stata recepita una specifica proposta di project financing per la gestione degli impianti termici delle varie strutture comunali ma che andrà rimodulata, adesso il discorso entra nel vivo della fase attuativa – come pianificato attraverso una specifica delibera di giunta – considerando tutti i lavori di efficientamento energetico strettamente agganciati agli interventi post sisma e di altro genere.

Gli interventi già effettuati

Su input del sindaco Marco Fioravanti in condivisione con l’assessore ai lavori pubblici Marco Cardinelli, recependo anche le specifiche normative in materia, l’Arengo in realtà ha già portato a termine alcuni degli interventi di efficientamento energetico programmati. Agganciandoli anche, come previsto, a tutte le opere del filone per la ricostruzione post sisma (in primis le scuole), ma non solo. Nel dettaglio, ad oggi l’amministrazione comunale ha provveduto a realizzare interventi per il risparmio energetico che hanno interessato, per quanto riguarda le scuole, la primaria di Poggio di Bretta, la media Don Giussani a Monticelli, la Primaria e l’Infanzia di Sant’Agostino (i lavori per la realizzazione degli impianti sono conclusi), la Collodi, la Primaria di Mozzano e la scuola di via Sardegna. A cui si aggiungono i lavori conclusi anche per l’efficientamento energetico del palazzetto di Monticelli, del Polo culturale Sant’Agostino e della sede Uteap in via dei Cappuccini. 

I nuovi efficientamenti

Numerosi i cantieri da avviare a cui verranno abbinati gli interventi di efficientamento energetico. A partire dalle scuole, con il programma di adeguamenti sismici e ricostruzioni, tra cui la Primaria e Infanzia Malaspina, la Primaria Cagnucci, l’Infanzia e Primaria alle Tofare, il polo D’Azeglio, la palestra e la scuola materna a San Filippo, la Primaria Don Giussani a Monticelli, la Don Bosco-San Filippo, il polo Cantalamessa, il polo Ceci, la Primaria Falcone Borsellino a Villa Sant'Antonio, la nuova scuola da ricostruire in via Zeppelle. E poi, sempre nel filone educativo e di formazione, ci sono l’asilo nido Lo Scarabocchio e le sedi della Facoltà di architettura sul Lungo Castellano e all’ex convento dell’Annunziata. 

Le strutture danneggiate

C’è poi la serie di interventi legata a strutture comunali che sono state danneggiate dal sisma del 2016 e da rifunzionalizzare come il caso dell’ex Distretto militare, Villa Rendina a Brecciarolo, l’ex caserma Vellei a Campo Parignano, l’ex scuola di Campolungo, la ricostruzione della curva sud dello stadio Del Duca, il fabbricato che ospitava l’ex Ragioneria comunale, Palazzo Arengo, Palazzo dei Capitani, l’ex Enal. Infine, ci sono gli interventi legati al Pinqua che prevedono anche l’efficientamento energetico Palazzo Saladini Pilastri a corso Mazzini, l’edificio ex Eva in via Giusti, l’ex convento di San Domenico alla Piazzarola, l’ex caserma Vecchi ed altri edifici minori ubicati nelle frazioni. In questo contesto figura anche l’intervento di ripristino del cogeneratore al servizio della piscina comunale di via Spalvieri. È chiaro che, per arrivare ad ridurre al massimo gli sprechi realizzando questo complesso piano di interventi, occorrerà qualche anno. 
 

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Corriere Adriatico