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Rieti, Trieste, Torino, Mondovì, Cuneo, San Benedetto, infine Ascoli. L'infanzia e l’adolescenza di Maddalena Ciancaleoni è stata caratterizzata da spostamenti periodici, dovuti al lavoro in banca del padre che portava la famiglia a cambiare spesso città. Spirito di adattamento, forza d’animo e una serenità di fondo trasmessa da papà Angelo e mamma Pina, a lei e a suo fratello minore Giovanni.
Una serenità che si è mantenuta inalterata negli anni: «I miei genitori sono stati fondamentali, persone fantastiche - commenta Maddalena - che mi hanno aiutato, appoggiato, dato forza e sicurezza. Purtroppo papà non c’è più da qualche anno». La giovane Maddalena per le scuole superiori sceglie il liceo scientifico: «Ho fatto il biennio a San Benedetto, mentre il triennio l’ho frequentato al liceo di Ascoli. In ogni scuola mi sono sempre trovata bene e avevo questa strana possibilità di azzerare tutto e ricominciare da capo, anche nelle amicizie, in un altro luogo. Ho sempre mantenuto i contatti con i compagni di classe».
La svolta
Ad Ascoli c’è però la svolta, non solo per le famose vasche in piazza e la vespetta PK 50 bianca per andare a scuola, che tutt’oggi usa.
E nell’amato sestiere di suo marito, la Piazzarola, hanno formato famiglia. Maddalena ha sempre tenuto alla scuola: «Paradossalmente, nei tempi del liceo scientifico, la mia materia preferita era la letteratura italiana. Poi, però, nella scelta del percorso universitario, ho cambiato strada dopo un corso di orientamento. La prospettiva di un'attività da libera professionista a contatto con le persone mi piaceva e ho scelto economia e commercio». I passi importanti sono stati sempre ponderati: «I miei genitori mi hanno sempre lasciata libera di fare qualunque scelta, sia a livello di indirizzo universitario, sia di sede. Avrei potuto iscrivermi ad Ancona. Hanno sempre avuto molta fiducia nelle mie scelte, nella capacità di risolvermi. Questo di riflesso, ha aumentato la fiducia in me stessa e sono andata sempre avanti abbastanza tranquillamente».
Grande determinazione
Determinata e appassionata, sin da adolescente quando si prefigge un obiettivo, cerca di raggiungerlo impegnandosi con tutte le sue forze: «Se mi prendo un impegno - dichiara Maddalena - ci dedico anima e corpo. Mi sono sempre fatta carico dei miei doveri, dei miei obblighi, verso me stessa e verso i miei genitori. L’esperienza di cambiare continuamente città, amicizie, ricominciare ogni due anni da zero ti costringe a delle scelte. Devi essere capace di capire come presentarti, cosa vuoi anche dal rapporto di amicizia, memore delle esperienze precedenti. Se non sei determinata, a quell’età entri un po’ in crisi. Proprio per questo, le situazioni nuove non mi hanno fatto mai paura e da allora ho imparato ad essere oggettiva nel valutare le situazioni».
Il consiglio
E aggiunge una considerazione rivolta ai giovanissimi: «Devono vivere intensamente la loro età, le situazioni del momento, senza focalizzarsi su angosce o paure di quello che verrà, perché se le cose si fanno con impegno, con coerenza e mettendoci per così dire la testa, c’è una soluzione per tutto, anche per ciò che apparentemente può essere assurdo». La passione e l'esperienza non possono essere smentite.
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Corriere Adriatico