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ASCOLI Al Filarmonici si alza il sipario. Ma stavolta sul palco salgono Ascoli e il Piceno con il progetto della città metromontana insieme al piano di sviluppo economico e commerciale del capoluogo con il primo censimento ufficiale e reale delle attività presenti nel centro storico. Un centro che accoglie, oggi, 415 attività con prevalenza per negozi rispetto al food. Nonostante a colpo d’occhio sembri il contrario.
Gli interventi
Ad aprire la carrellata di interventi, moderati da Giorgio Bisirri, è proprio il sindaco Marco Fioravanti. «Si è iniziato a fare squadra perché è fondamentale allargare l’offerta e gli orizzonti. Ora vogliamo alzare l’asticella, sviluppare un piano integrato e considerare ogni singola proposta di commercianti e Comuni per uscirne con una visione collettiva». E sul commercio in città aggiunge: «Aumentano i turisti, ma è anche vero che stanno cambiando le esigenze.
Il censimento
L’assessore al commercio e centro storico, Nico Stallone, ha, infine, illustrato il nuovo censimento delle attività commerciali presenti in centro ad Ascoli, elaborato dal Suap dell’Arengo con la responsabile Cinzia Mascetti e con il dirigente Maurizio Piccioni. Un documento dal quale emerge che nel cuore della città (che è stato poi suddiviso in tre zone) «sono presenti – ha rimarcato Stallone - 415 attività, di cui 182 (pari al 44%) sono catalogate come negozi, quindi abbigliamento e tutte le altre tipologie non incluse nel food e nei servizi. Mentre 121, pari al 29%, sono le attività del settore ristorazione, 42 (10%) sono le attività di servizi per la persona, altre 42 (10%) riguardano le attività alimentari e 29 (7%) le attività artigianali e professionali». Sono completamente assenti, invece, negozi di giocattoli e articoli per bambini, di fumetti-comics e videogiochi e di giardinaggio e prodotti agricoli.
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