Ascoli, il bonus bebè non basta: è una città di anziani. In 30 anni raddoppiati gli ultracentenari. Un terzo della popolazione è over 60

Calano i nuovi nati

Ascoli, il bonus bebè non basta: è una città di anziani
ASCOLI “Questa è una città per vecchi”. Parafrasando in modo un po’ crudele una celebre pellicola dei fratelli Cohen premiato con gli Oscar nel...

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ASCOLI “Questa è una città per vecchi”. Parafrasando in modo un po’ crudele una celebre pellicola dei fratelli Cohen premiato con gli Oscar nel 2008, potrebbe essere questo lo slogan per descrivere il cambiamento anagrafico del capoluogo. È quanto si evince dagli ultimi dati Istat, che conferma l’inesorabile diminuzione dei residenti, passati dai 51.829 registrati nel 2004 ai 49.875 del 2014 e oggi precipitati a quota 45.483, scendendo di 181 abitanti rispetto ai 45.664 che risultavano nel mese di gennaio 2023. 

Tanti anziani

I numeri dell’ultimo censimento rivelano che sono 16mila gli abitanti nella fascia tra i 59 e gli 89 anni, con l’aggiunta di 917 ultranovantenni (715 donne e 202 uomini) e 19 ultracentenari. Mai, in passato, così tanti ascolani hanno superato il secolo di vita. Per fare un esempio, nel 1994 gli ultracentenari risultavano essere ad Ascoli la metà di oggi. La fascia numericamente più consistente è quella tra i 30 e i 54 anni, che conta 17.683 unità. Gli under 30 sono solo 11.035. Un dato confermato dalla crisi delle nascite, particolarmente evidente negli ultimi anni. I nati erano stati 350 nel 2004, per scendere a 344 nel 2014 e arrivare ai 255 del dato attuale. Così come è tendenza generale in quasi tutta la Penisola, ad Ascoli sono sempre meno i parti e tanti gli anziani. L’Arengo sta facendo il possibile perché in qualche maniera la tendenza possa essere invertita. Ma non basta. «Abbiamo istituto il bonus bebè - sottolinea l’assessore alle Politiche sociali, Massimiliano Brugni - abbiamo anche previsto un kit di benvenuto con prodotti per l’igiene dei bambini da ritirarsi nelle nostre farmacie. Inoltre, è imminente l’istituzione di un nuovo asilo nido per aiutare le famiglie con genitori che lavorano. Altro aspetto importante è la creazione di una sezione Primavera in ogni Isc cittadino. Piccoli segnali di vicinanza a chi diventa genitore». In città, la parte femminile è la maggioranza: dei 45.483 ascolani che sono stati censiti oltre 23mila risultano essere donne, circa mille di più rispetto alla componente maschile. Una differenza che si accentua fortemente a partire dagli 80 anni. In questa fascia d’età il divario tra la presenza di maschi e femmine è enorme, basti notare che tra coloro che hanno tra gli 80 e gli 84 anni è di circa 400 unità: 1.356 le donne e 973 gli uomini. Anche tra i vedovi (oltre 4.200 in tutto il Comune) la maggior parte è di sesso femminile, circa il 65% del totale. Forte incidenza rosa anche nella popolazione straniera residente ad Ascoli all’inizio di quest’anno (sono considerate straniere le persone di cittadinanza non italiana aventi dimora abituale in Italia).

Gli stranieri

Gli stranieri sono in totale 2.763 e rappresentano il 6,1% della popolazione. La comunità più numerosa è quella proveniente dalla Romania con il 23,3% di tutti gli stranieri presenti sul territorio, seguita dall'Albania (9,3%) e dalle Filippine (9,0%). Anche gli stranieri che scelgono di vivere ad Ascoli, tuttavia, sono sempre meno. Dando uno sguardo ad anni passati ci si accorge che nel capoluogo piceno gli immigrati erano 2.876 nel 2014 e 2.966 nel 2017.

 

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Corriere Adriatico