Cancelli del depuratore chiusi per i tecnici della Ciip, intervengono i carabinieri

Le guardie giurate davanti ai cancelli del depuratore
ASCOLI - Alta tensione tra Ciip e Piceno Consind. È giunto al rush finale il lungo braccio di ferro tra i due enti sul depuratore industriale di Campolungo, ma il confronto...

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ASCOLI - Alta tensione tra Ciip e Piceno Consind. È giunto al rush finale il lungo braccio di ferro tra i due enti sul depuratore industriale di Campolungo, ma il confronto si fa sempre più acceso. Basti pensare che ieri al cancello dell’impianto sono arrivati anche i carabinieri. 

 

 

Tutto nasce dal fatto che dal 1 aprile la Ciip, su applicazione della decisione della Regione Marche poi avallata anche dall’Ato, tornerà in possesso del depuratore che per circa venti anni è stato gestito dal consorzio industriale. Consind che fino in ultimo ha cercato di opporsi alla retrocessione in favore della Ciip e, alla fine, ha dovuto cedere alle decisioni della Regione Marche che ha fissato nel 1 aprile il giorno entro cui la gestione dovrà inderogabilmente passare nelle mani della Ciip che, così facendo, risulta essere l’unico ente del Piceno a garantire oltre al servizio idrico anche l’intero sistema di depurazione presente sul territorio. Ma restano le schermaglie tra i due enti con i presidenti, Domenico Procaccini per il Consind e Giacinto Alati per la Ciip. 

Ieri, in vista dell’avvicendamento, era previsto che alcuni dirigenti della Ciip si recassero al depuratore per effettuare i colloqui con il personale in servizio per accertare le loro mansioni e il loro collocamento e inquadrarli nella azienda. Ma, quando sono arrivati davanti ai cancelli, hanno trovato due guardie giurate di un istituto di vigilanza della zona incaricati di controllare chi avesse diritto di entrare nell’impianto e negli uffici e chi no. Non sono mancati attimi di tensione tanto che sul posto è poi arrivato anche il direttore della Ciip, Gianni Celani, per verificare cosa stesse accadendo. È stato richiesto l’intervento dei carabinieri e sul posto è arrivata una pattuglia della stazione di Castel di Lama. I militari dell’Arma hanno accertato quello che stava avvenendo e dopo poco la situazione è tornata alla normalità e i dirigenti della Ciip che hanno potuto svolgere senza problemi i colloqui che erano previsti. 



Lo scorso gennaio, a seguito dell’avvenuta decadenza del presidente Sergio Fabiani, dal momento che ha dovuto lasciare sia la carica di sindaco di Montegallo che quella di presidente della Provincia di Ascoli, è stato il vice presidente dell’Ato, il sindaco di Porto San Giorgio Nicola Loira, a dare seguito al passaggio dell’impianto di depurazione e, da quel momento, il personale della Ciip è stato affiancato a quello della ditta che fino ad ora ha gestito il depuratore. Ma la partita è tutt’altro che chiusa. Nelle prossime settimane si dovranno far quadrare i conti. I tecnici dei due enti sono da tempo al lavoro per raccogliere tutte le informazioni necessarie per valutare gli investimenti sostenuti nel corso degli anni dal Piceno Consind e quelli che dovranno essere realizzati dalla Ciip per adeguare l’impianto. 
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Corriere Adriatico