Ascoli, «Acqua inquinata», chiude la piscina: rilevati agenti patogeni

La piscina comunale di via Spalvieri
ASCOLI - Il sindaco ha disposto la chiusura della piscina comunale. A convincere Guido Castelli a firmare l’ordinanza sono stati i risultati delle analisi svolte...

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ASCOLI - Il sindaco ha disposto la chiusura della piscina comunale. A convincere Guido Castelli a firmare l’ordinanza sono stati i risultati delle analisi svolte dall’Area vasta 5 dell’Asur che hanno rivelato la presenza di «agenti patogeni nei campioni prelevati». Da ieri, pertanto, l’impianto sportivo è chiuso e bisognerà attendere l’esito delle contro analisi che saranno eseguite nel laboratorio di Pesaro. I prelievi vennero effettuati dall’Asur lo scorso 30 gennaio e poi il 16 febbraio il dipartimento di prevenzione dell’Area vasta 5 ha protocollato all’amministrazione comunale i risultati degli esami di laboratorio. Nel frattempo, la Sport Smile, la società che gestisce la piscina comunale di via Spalvieri, con una nota diffusa nella giornata di ieri ha voluto chiarire la situazione e tranquillizzare tutti i clienti che frequentano l’impianto sportivo. «La problematica è già stata risolta - sostiene il gestore dell’impianto - riguardava l’acqua del sistema termico sanitario e non assolutamente le vasche di balneazione ove si svolgono le attivita». Nei giorni scorsi la società che ha in affidamento la piscina comunale ha provveduto a far eseguire gli interventi necessari per risolvere il problema. «Sono state fatte a tutela della salute dei frequentatori delle ulteriori sanificazioni agli impianti termici - fanno sapere dalla Sport Smile - e, ad ulteriore tutela, si sta predisponendo un aggiuntivo sistema di prevenzione per gli impianti di calore. La chiusura della struttura in questo momento deriva esclusivamente dai tempi burocratici necessari ad ottenere formalmente i risultati dai laboratori di analisi pubblici». Una situazione spiacevole, che ha creato disappunto per i tanti appassionato di nuoto che quotidianamente si recano in piscina tanto che i responsabili della società che garantisce la gestione è pronta a dare le spiegazioni su quanto accaduto. 
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Corriere Adriatico