ASCOLI - E’ polemica sul nuovo regolamento della Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici delle Marche, che sta mettendo in crisi tutti gli esercenti del...
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I Infatti, per ottenere la richiesta di autorizzazione temporanea per i tavolini all'aperto in previsione dell’estate, la Soprintendenza impone il divieto assoluto di sistemare fioriere, tettoie che per decenni erano stati consentiti. La motivazione che si cela dietro al rigore assoluto per la nuova occupazione degli spazi pubblici è la tutela dell'ambiente storico-culturale in cui sono inseriti. "Ma i gazebo di via Veneto a Roma, i dehors di piazza San Marco a Venezia e le strutture recintate nei caffè di Firenze per caso non sono collocate in città d'arte e di cultura?" domandano gli esercenti ascolani, a molti dei quali sono già arrivate lettere per l'immediata rimozione di elementi ritenuti come presenze ingombranti ed estranee al contesto storico in cui sono inseriti. Davanti a tali richieste alcuni pensano di rifiutarsi, altri sono convinti che convenga chiudere piuttosto che affrontare nuove spese. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico