Ascoli, freddo e nuove regole sui dehor frenano gli affari nel centro storico

Ascoli, freddo e nuove regole sui dehor frenano gli affari nel centro storico
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ASCOLI - La maggior parte delle attività legate alla ristorazione che operano in centro è in una situazione di autentica difficoltà. Con l'arrivo dell’inverno, infatti i titolari e i gestori di bar, pizzerie e ristoranti del cuore cittadino hanno iniziato a patire una doppia sofferenza dato che, oltre alla flessione degli affari legata alla crisi economica, si sta aggiungendo quella derivante dall’aver dovuto rinunciare alle strutture esterne, a causa dell'entrata in vigore del nuovo regolamento sull’ arredo urbano, imposto all'Arengo dalla Soprintendenza.


Anche se l'amministrazione comunale ha puntato sulla flessibilità nel permettere loro di potersi adeguare ai materiali e alle strutture previste, rimane il fatto che coloro che hanno smantellato i propri dehor, perché ritenuti fuori norma, attualmente stanno lavorando poco.

L'accoglienza presso gli interni delle attività, che risultano essere poco capienti in centro, non consente di poter accogliere lo stesso numero di clienti del passato, con il conseguente risultato di ritrovarsi con gli incassi in perdita. In particolare, l'assessore Alessandro Filiaggi ha garantito una certa tolleranza circa il rispetto delle nuove regole, ma molti commercianti non capiscono come mai ad alcuni commercianti sia stato permesso di non smantellare i vecchi dehor.

Tutti, comunque sono d'accordo del fatto che per adeguarsi ai cambiamenti non si sarebbe dovuto aspettare l'avvio della brutta stagione ma, invece, progettare in tempo certi processi che, tra lo studio dei progetti, l'approvazione istituzionale e l'acquisto dei materiali, finiscono col portar via mesi preziosi alle casse degli esercizi pubblici. "In un momento come questo, dover sottostare a certe logiche comporta difficoltà, licenziamenti, perdite, sino a probabili chiusure" ha osservato Paride Vagnoni, titolare di un bar-ristorante, "Boccascena" in via del Trivio.


"Non si può a priori decidere per tutte le strutture del centro storico; ci sono attività più esposte al vento e altre che sono poste in zone più stette" ha affermato Fabio Lori dell’omonimo bar di Corso Mazzini. “Abbiamo preso parte a queste riunioni, dalle quali ora abbiamo finalmente saputo come adeguarci: peccato che se tutto va bene degli arredi potrò usufruire all'inizio dell’anno " ha detto infine Andrea Cuculli della paninoteca di piazza Roma "Gusto Giusto".
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Corriere Adriatico