Capitale della cultura 2024, attesa più lunga: posticipata all'1 febbraio la definizione della short list

Capitale della cultura 2024, attesa più lunga: posticipata all'1 febbraio la definizione della short list
ASCOLI -  L’attesa si prolunga. Bisognerà aspettare ancora, fino al 1 febbraio, per capire se Ascoli sarà inserita nella lista delle dieci città...

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ASCOLI -  L’attesa si prolunga. Bisognerà aspettare ancora, fino al 1 febbraio, per capire se Ascoli sarà inserita nella lista delle dieci città finaliste aspiranti al riconoscimento di Capitale italiana della cultura 2024. La data prevista del 18 gennaio per poter conoscere la “short list” individuata dalla giuria di esperti, è stata prorogata su esplicita richiesta del presidente della stessa giuria di circa due settimane per valutare con attenzione i 23 dossier presentati.

 

E questa decisione comporterà uno slittamento anche di tutte le successive scadenze: il termine per lo svolgimento delle audizioni slitta dal 1 al 15 marzo e la proclamazione della città vincitrice arriverà il 29 dello stesso mese (rispetto al 15 marzo come da programma iniziale). Tutto questo avviene proprio a ridosso dell’evento-presentazione itinerante “A&P24”, voluto dal sindaco Marco Fioravanti per il sostegno alla candidatura, che l’Arengo ha deciso di avviare da oggi a domenica, sul territorio e, in particolare, a San Benedetto, Castignano e Venarotta. Il primo evento messo in campo, dopo la presentazione nel capoluogo a dicembre, lungo il percorso per la conquista dell’ambito riconoscimento. 


A formalizzare lo slittamento al 1 febbraio dell’individuazione delle 10 città finaliste per il titolo di Capitale italiana della cultura, è stato il segretario generale del Ministero della cultura, Salvatore Nastasi, che ha firmato il decreto di proroga. A questo punto, tutto slitta in avanti di un paio di settimane: l’esame delle candidature pervenute e la selezione dei dieci progetti finalisti è aggiornato al 1 febbraio. Di conseguenza, gli enti responsabili dei progetti finalisti verranno convocati per le audizioni entro il 15 marzo e la giuria segnalerà al ministro della cultura la candidatura ritenuta più idonea al titolo entro il 29 marzo.

Uno slittamento richiesto dal presidente della giuria, Silvia Calandrelli, direttrice di Rai Cultura «in considerazione della recente istituzione della giuria e dell’opportunità di disporre di una tempistica congrua alla valutazione adeguata dei dossier pervenuti dalle 23 città candidate». Della giuria, oltre alla Calandrelli, fanno parte Salvatore Adduce (presidente Fondazione Matera-Basilicata 2019), Maria Luisa Catoni (ordinaria di archeologia alla Scuola Imt Alti studi di Lucca), Beniamino dè Liguori Carino (segretario generale Fondazione Adriano Olivetti), Stefania Mancini (consigliere delegato Fondazione Charlemagne), Luigi Mascheroni (giornalista e docente all’Università Cattolica di Milano) e Giuseppe Piperata (ordinario di Diritto amministrativo allo Iuav di Venezia). Alla città vincitrice andrà un finanziamento di un milione di euro. 


Mentre l’attesa si protrae, il sindaco Fioravanti ha voluto avviare il primo evento itinerante legato alla candidatura. Evento ricco di personalità ed interventi che oggi sbarcherà a San Benedetto, alle 18, al cinema teatro Concordia per poi approdare domani a Castignano, sempre alle 18 nella sala Predaia e domenica, stesso orario, nel tendone dell’Aeronautica militare a Venarotta. Un’iniziativa per potenziare la compattezza del territorio piceno sulla candidatura di Ascoli. 

 

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Corriere Adriatico