ASCOLI - I veleni della passata campagna elettorale che ha visto l’elezione a sindaco di Marco Fioravanti finiranno davanti al giudice monocratico. Una candidata di una...
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L’imputata denunciò il fatto che negli ultimi giorni di campagna elettorale si stava assistendo ad una escalation di odio e violenza ritenendo il principale responsabile di questo crescendo l’attuale primo cittadino. L’imputata rimarcò la gravità costituita da un’aggressione ad un normale cittadino e assumeva, secondo lei, maggiore rilevanza per il fatto che il candidato sindaco, animato dalla forte volontà di voler guidare Ascoli, si potesse fare supportare da militanti violenti che invece di portare progettualità in piena collaborazione con i cittadini, preferiva ricorrere alle minacce e alle aggressioni fisica. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico