«Infrastrutture e ricostruzione per far uscire le Marche dall'angolo». Il candidato del Pd alla Camera Curti svela il suo programma

La presentazione del candidato del Pd alla Camera Augusto Curti
ASCOLI - L’ex sindaco di Force Augusto Curti è candidato alla Camera, secondo in lista nel collegio plurinominale delle Marche per il Partito Democratico e dunque con...

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ASCOLI - L’ex sindaco di Force Augusto Curti è candidato alla Camera, secondo in lista nel collegio plurinominale delle Marche per il Partito Democratico e dunque con ottime possibilità di essere eletto.

 

«Nel programma è riportata una frase che dice “Nessun destino è già scritto” e credo che io possa esserne la testimonianza. Secondo i sondaggi sembra che il risultato sia già scritto, ma c’è un 40% degli elettori che è incerto o che si asterrà - dice Curti. - Per convincere parte di questa fetta di elettori, serve un programma che passa dalla transizione ecologica, ai diritti, dal lavoro alle politiche energetiche. In due anni, in questa regione nulla è stato fatto. Sul sisma, ho lavorato da subito insieme al commissario Legnini, al quale vanno dati tanti meriti. Il centrodestra non propone nulla di nuovo perché le persone sono sempre le stesse. Il costo dell’energia rischia di essere qualcosa di terribile per famiglie e le aziende e qui noi vogliamo tamponare la situazione per far respirare le famiglie, fissando il tetto massimo del costo dell’energia. Serve un piano per rendere l’Italia autonoma sotto il punto di vista energetico». 

Sul tema delle candidature degli assessori regionali, Curti aggiunge: «È un tema che riguarda chi, due anni fa, ha fatto una serie di promesse che, vedendo di non poterle mantenere, ha deciso di candidarsi altrove. Il modello Marche si è rivelato un fallimento totale. Basta andare negli ospedali e vedere cosa sta succedendo. C’è poca attenzione nei confronti dei territori, visto che è prevista la riduzione degli Ambiti territoriali, andando a penalizzare l’entroterra». 

Curti illustra il suo piano. «Il mio primo provvedimento? Su infrastrutture e terremoto. Le Marche devono uscire dall’angolo. Serve l’Alta velocità per tutta la regione. Sul turismo, bisogna pensare ad un’unica città, con Ascoli e San Benedetto che devono parlarsi, ma serve il coinvolgimento di tutti i territori, compreso l’entroterra. Bisogna affidarsi a chi fa turismo sul serio. Sulla ferrovia dei Due Mari, vedremo chi prenderà l’impegno e noi lo faremo. Servono risorse, ma ad oggi la Regione non ha in programma questo progetto».



«Augusto Curti ha ricevuto più di cinquemila preferenze nel 2020, dimostrando di essere già riconosciuto per il lavoro fatto - aggiunge il consigliere regionale Anna Casini. - Lui rappresenta una nuova generazione fatta di esperienza e con tutte le caratteristiche per rappresentare il Piceno. Mi auguro che il modello Marche non venga esportato a livello nazionale visto il fallimento di questa esperienza. Avevano detto che sarebbero stati riaperti i piccoli ospedali, ma questo non è mai avvenuto. C’è una grande differenza tra noi e il centrodestra. Votare il Pd significa andare avanti nei diritti e negli obiettivi raggiunti». «I parlamentari del territorio avrebbero dovuto battagliare sul sisma, ma nulla è stato fatto. La candidatura di Curti viene dal territorio» ha aggiunto il segretario provinciale Pd Francesco Ameli. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico