Ascoli, calci e pugni per il casco rubato: cinque nei guai, due sono minorenni

Ascoli, calci e pugni per il casco rubato: cinque nei guai, due sono minorenni
ASCOLI Il tribunale dei minorenni di Ancona ha fatto notificare a due minorenni ascolani il modello 415 bis (avviso di conclusione delle indagini ) in cui vengono ritenuti...

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ASCOLI Il tribunale dei minorenni di Ancona ha fatto notificare a due minorenni ascolani il modello 415 bis (avviso di conclusione delle indagini ) in cui vengono ritenuti responsabili – unitamente ad altri tre maggiorenni che verranno giudicati dal tribunale di Ascoli – della rissa avvenuta nello scorso mese di febbraio nel chiostro di San Francesco. 


Scoppia una rissa al Vallato: sfregiato con un collo di bottiglia


In quell’occasione vennero aggrediti e malmenati due giovani che riportarono uno la frattura del setto nasale, l’altro la frattura della mano destra. I legali dei due indagati avranno venti giorni di tempo per presentare eventuali memorie oppure chiedere al magistrato che ha emesso il provvedimento che i loro assistiti vengano ascoltati in quanto potrebbero rivelare nuovi elementi non riportati nel capo d’imputazione. Il fatto che ha portato alla denuncia di cinque giovani ascolani accusati in concorso del reato di lesioni aggravate nei confronti di due loro coetanei. Si verificò a metà di febbraio nel chiostro di San Francesco. Una delle due “vittime”, che si trovava in compagnia di un amico, entrambi minorenni, aveva parcheggiato il suo scooter in piazza Roma. Appoggiato sul manubrio del mezzo era stato lasciato il casco. Quando sono tornati per riprenderlo, la sgradita sorpresa che il casco era stato rubato. Trascorse alcune decine di minuti, il proprietario del motorino ricevette un telefonata di un amico che gli diceva di essere stato lui a sottrarre il casco. Lo invitava quindi a raggiungere il chiostro di San Francesco, dove si trovava, e glielo avrebbe restituito. Quando i due arrivarono sul posto ad attenderli, oltre all’amico che lo stava aspettando, c’erano altri tre ragazzi. Fra i componenti del gruppo scoppiò una accesa discussione, forse per il fatto che la persona che aveva sottratto il casco chiedeva per la sua restituzione un riscatto. Richiesta che sarebbe stata rifiutata per cui sono cominciati a volare pugni e calci. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico