Bar-ristorante abusivo in un locale comunale, scatta la maxi richiesta di risarcimento danni

Palazzo Arengo
ASCOLI - Rispetto delle regole e lotta all’uso improprio o abusivo di proprietà comunali: questa la linea dell’Arengo per tutelare e valorizzare il proprio...

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ASCOLI - Rispetto delle regole e lotta all’uso improprio o abusivo di proprietà comunali: questa la linea dell’Arengo per tutelare e valorizzare il proprio patrimonio. Un indirizzo che l’ente sta seguendo da quando ha deciso di effettuare un censimento di tutte le situazioni da sanare a fronte anche di uno specifico regolamento.

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Ed ora arriva anche l’azione legale, resasi necessaria nei confronti di una ditta che avrebbe utilizzato in maniera irregolare – secondo gli uffici comunali - un immobile dell’ente, adibito a bar e ristorante, dal gennaio 2019 ad oggi, senza alcun titolo e senza aver pagato alcun canone di affitto. Ed ora, l’Arengo vorrebbe recuperare la disponibilità dell’immobile che si trova nella zona ad est della città nei dintorni della Piceno aprutina, e una somma stimata in circa 35mila euro. 
Per regolarizzare tutte le situazioni di utilizzo da parte di terzi del patrimonio comunale, l’Arengo ha deciso di procedere con un’azione legale per andare a recuperare un immobile adibito a bar-ristorante che sarebbe stato occupato e utilizzato da un privato, titolare di una ditta, «senza alcun titolo – secondo l’Ufficio patrimonio dell’ente – dal gennaio 2019». E secondo gli stessi uffici comunali per l’occupazione alla data del 15 novembre 2020 avrebbe «maturato un debito nei confronti del Comune pari a 35.859,37 euro». Ora la giunta ha dato incarico all’Avvocatura di proporre azione per il recupero del bene e delle somme stimate. 


Il primo tassello della strategia per regolarizzare l’utilizzo di tutti gli immobili comunali, su cui anche l’Avvocatura dell’Arengo sta lavorando, è quello del recupero – se necessario ricorrendo alle vie giudiziarie – degli appartamenti, spazi o locali dell’ente utilizzati da qualcuno in maniera illegittima. Si tratta in diversi casi, di situazioni risalenti a parecchi anni fa. In questo senso si era avviato un censimento per individuare gli edifici di proprietà comunale utilizzati senza alcun titolo. Dopo la mappatura dei locali comunali e dei loro utilizzatori, avviata a luglio 2018, gli uffici comunali erano arrivati a definire le nuove regole. Regole che prevedono, in ogni caso, contratti nero su bianco per tutti coloro che utilizzino spazi comunali, mantenendo, comunque, una linea di collaborazione con tutte quelle realtà, come le associazioni di volontariato, che garantiscono comunque servizi importanti per la città. 

 

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Corriere Adriatico