ASCOLI - L'Amministrazione Comunale non avrebbe mai potuto organizzare la quarta edizione della kermesse "Gran Galà di Primavera" senza ricordare...
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La ragazza, aveva sino all’anno scorso impreziosito il palcoscenico della manifestazione di moda e spettacolo con la sua bellezza, il suo sorriso, rivestendo il ruolo di assistente delle serate sinora organizzate dall'Arengo, diventando presto uno dei simboli della manifestazione. Il Comune ha voluto dedicare l'imminente edizione dell’iniziativa, nata nel 2013 per volontà dell'ex assessore comunale Massimiliano Di Micco, alla sfortunata giovane ascolana.
Per questo motivo, il prossimo 22 aprile, quando si aprirà il sipario della kermesse, partirà l'applauso più grande da parte del pubblico presente, per far sentire tutta la vicinanza della città all’inconsolabile famiglia, all'interno di un contesto che aveva fatto brillare più volte lo splendido volto della ragazza. Nell'occasione, saranno invitati in palcoscenico i genitori di Aurora, Daniela Massi, consigliere comunale, e suo marito Mario Stella. A loro, il primo cittadino, consegnerà un particolare ricordo, affinché il "Gran Galà di Primavera" possa rimanere per sempre legato all'immagine della loro indimenticabile figliola.
Ma non sarà questo l'unico momento importante della manifestazione, attesa questo venerdì in teatro, incentrata soprattutto sui capi in passerella forniti da giovani stilisti, boutique cittadine e aziende di abbigliamento del territorio. Testimonial della serata sarà un popolare attore della tv, amatissimo dal pubblico femminile, che vorrà ribadire con la sua presenza l'indiscusso legame che da sempre intercorre tra il mondo dello spettacolo e il fashion. Stiamo parlando di Giuseppe Zeno, il protagonista delle principali fiction televisive del piccolo schermo nell'ultimo decennio: da "Incantesimo" a "Un Posto al sole", da "L'Onore e il rispetto" a "Rossella", da "Assunta Spina" a "Il clan dei camorristi" , sino ai recenti successi ottenuti con "Il Paradiso delle signore" e "Baciata dal sole". Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico