Ascoli, per trovare l'assassino di Di Silvestre indagini prorogate

Il tribunale di Ascoli
ASCOLI - Si continua ad indagare per dare un volto all’assassino di Demetrio Di Silvestre, il piastrellista di Tortoreto assassinato e poi bruciato vicino ad un casolare di...

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ASCOLI - Si continua ad indagare per dare un volto all’assassino di Demetrio Di Silvestre, il piastrellista di Tortoreto assassinato e poi bruciato vicino ad un casolare di Morignano sul Monte Ascensione nel novembre del 2016. Il procuratore della Repubblica di Ascoli, Umberto Monti, lo scorso 11 giugno ha chiesto ed ottenuto la proroga delle indagini fino a febbraio del prossimo anno. Ulteriori otto mesi per sciogliere i nodi di un’inchiesta che fin da subito, per le modalità con cui è stato compiuto il delitto, è apparsa complicata. La soluzione di quello che con il passare dei mesi sta assumendo i tratti di un rebus passa necessariamente per la definizione del movente dell’omicidio. Solo così si potrà capire perchè Di Silvestre sia stato ucciso. La trappola tesa al cinquantaseienne, ma anche la freddezza dei suoi assassini, che hanno impiegato 7 ore per bruciare il cadavere quasi senza il timore di essere scoperti, avvalora l’ipotesi che ad uccidere siano stati dei professionisti. Fra le ceneri gli investigatori hanno rinvenuto tre reperti che potranno avere la loro importanza ai fini della definizione del quadro probatorio: un ponte dentario , un pezzo d’osso della mandibola e un altro di una costola di Di Silvestre che il fuoco non ha completamente bruciato. Nel dossier del la Procura ci sono anche i filmati delle telecamere di sorveglianza di un distributore di carburante che si trova a Montalto Marche dove i killer avrebbero acquistato la benzina per bruciare il corpo e quelle i registrate nel parcheggio del centro commerciale Auchan di Porto S. Elpidio dove è stata abbandonata l’auto della vittima.
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Corriere Adriatico