L'Arengo proroga la norma per gli spazi all'aperto: il raddoppio sarà in vigore fino al termine dell’emergenza

L'Arengo proroga la norma per gli spazi all'aperto: il raddoppio sarà in vigore fino al termine dell’emergenza
ASCOLI - Saranno ancora le linee guida approvate dall’Arengo circa un anno fa a regolamentare la possibile riapertura di ristoranti e pubblici esercizi dal 26 aprile,...

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ASCOLI - Saranno ancora le linee guida approvate dall’Arengo circa un anno fa a regolamentare la possibile riapertura di ristoranti e pubblici esercizi dal 26 aprile, secondo le scelte governative, con l’utilizzo esclusivo degli spazi esterni. Gli indirizzi individuati dall’amministrazione e inseriti come integrazione al regolamento per l’occupazione del suolo pubblico, infatti, sono formalmente rimasti in vigore.

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Nel tessuto normativo - messo a punto dagli uffici comunali sotto il coordinamento del dirigente Ugo Galanti e con la supervisione del sindaco Marco Fioravanti insieme al vice sindaco Gianni Silvestri con delega all’arredo urbano e all’assessore al commercio e centro storico Nico Stallone – si specifica che le disposizioni sarebbero dovute restare in vigore fino al 15 ottobre scorso, ma, precisando che sarebbero rimaste vigenti «fino al termine dello stato di gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid19 e salvo diverse disposizioni normative». E proprio queste linee guida rappresenteranno, dunque, il punto di riferimento per consentire alle attività del food, in tutto il territorio comunale, di occupare gratis gli spazi esterni (sempre raddoppiabili) che verranno concessi. L’anno scorso, tra aprile e agosto, le richieste furono circa 100. 


Si riparte, con le stesse regole messe a punto e già applicate lo scorso anno. Con la possibilità di richiesta delle aree pubbliche da utilizzare che potrà essere presentata da pubblici esercizi di somministrazione di alimenti e bevande, esercizi di commercio al dettaglio e attività artigianali e di servizio. L’occupazione di suolo per la collocazione degli arredi potrà essere ampliata, fino ad un massimo del 100%, in aggiunta alla superficie prevista normalmente dal regolamento, in deroga alle percentuali di profondità ed ingombro. All’interno di tali superfici è consentito, in aggiunta agli elementi indicati nel regolamento, l’utilizzo di banchi mobili ed elementi leggeri di arredo per l’esposizione delle merci, la vendita per asporto e la somministrazione di alimenti e bevande, lo stazionamento della clientela.

L’unica tipologia di copertura consentita sarà quella con eventuali ombrelloni consoni in quanto a forma, materiali e colori con il contesto urbano. Tutti gli elementi di arredo dovranno essere posizionati nel rispetto delle norme sul distanziamento sociale. L’occupazione non dovrà in nessun caso interferire e invadere quella di un’attività contigua, fatto salvo un accordo espresso tra le parti. Al riguardo è ammessa l’occupazione di un’area pubblica, contemporaneamente, da parte di più attività (attraverso un accordo espresso tra le parti). Dovrà, in ogni caso essere garantito lo spazio minimo (almeno 4 metri) per il passaggio dei mezzi di soccorso o per una via di fuga per il pubblico. 


I controlli saranno effettuate dalla polizia municipale e, in caso di mancanza dell’autorizzazione o dell’inosservanza delle prescrizioni, si applicheranno sanzioni pecuniarie e amministrative. Qualora l’esercente sanzionato non abbia provveduto a mettersi in regola, si procederà con la revoca. 

 

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Corriere Adriatico