ASCOLI - Dipendenti comunali in vetrina, nel nome della trasparenza, anche per quel che riguarda gli incarichi esterni retribuiti. O, in qualche caso, doppi lavori che dir si...
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E adesso l'Arengo alza il sipario su tutto questo pubblicando on line, sul sito dell'ente, tutti i dati relativi ai propri dipendenti autorizzati. Che, come detto, sono una cinquantina negli ultimi tre anni, dando chiaramente per scontato che non ci sia qualcuno che svolga altri lavori all'esterno del Palazzo senza la necessaria autorizzazione.
Ed ecco, tanto per capire meglio, quali sono le attività svolte dai dipendenti autorizzati fuori dall'orario di lavoro. Si va, per gli ultimi incarichi autorizzati in ordine di tempo, ovvero nel 2015, dal ruolo di bibliotecario in una struttura privata a quello di gestore del parco mezzi per una società mista pubblico-privata, fino ad incarichi nel settore turismo, sia come guida sia per collaborazioni con tour operator. Ed ancora, tra 2014 e 2015, c'è chi ha svolto attività di supporto al servizio finanziario di un altro Comune, chi ha insegnato fitness in strutture private, chi fa tutoraggio per corsi sul codice della strada per conto della Regione, chi ha svolto e svolge attività di docenza in istituti scolastici o Università.
E poi ancora guide e servizi di consulenza turistica, componenti di commissioni di gara per altri Comuni, servizi di interpretariato per altri Comuni, collaborazioni con attività commerciali, insegnamento per l'Università della terza età, tutoraggio per la Regione, collaborazione con servizi di sicurezza privati, istruttore di guida, traduzioni in Lis per l'Ente nazionale sordomuti, organizzazione di laboratori per una cooperativa, componenti commissione di gara per il Cotuge, servizi di accoglienza, informazione e aiuto cuoca per una cooperativa. Si prosegue, poi, con gli incarichi autorizzati e già iniziati nel 2013, tra cui membri di commissioni di concorso, un cuoco, attività di supporto finanziario per altro Comune, un aiuto carrozziere, un collaudatore statico, attività di docenza in un istituto scolastico cittadino, un vigile urbano al lavoro per un altro Comune, una guida turistica per varie agenzie. Di tutto e di più, dunque, per arrotondare lo stipendio comunale attraverso altre attività, saltuarie o continuative che siano, ma rigorosamente al di fuori dell'orario di lavoro da dipendente dell'ente pubblico e, comunque, in maniera autorizzata. Un discorso, comunque, che va distinto dall'eventuale espletamento di altre attività lavorative esterne che non siano state autorizzate dall'ente stesso. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico