Ascoli, affitti e tasse mai pagati Un ufficio darà la caccia ai debitori

L'Arengo
ASCOLI - Somme da riscuotere tra tasse e affitti di beni comunali non...

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ASCOLI - Somme da riscuotere tra tasse e affitti di beni comunali non pagati? Ora l’Arengo sceglie il “fai da te” e costituisce, sulla scorta di una riorganizzazione interna, il Servizio unico per la riscossione coattiva delle entrate tributarie e patrimoniali. In parole povere, scatta la caccia ai debitori, agli evasori e ai furbetti con l’ente che si rimbocca le maniche e, d’ora in avanti, si muoverà direttamente con i propri dipendenti attraverso questo nuovo Ufficio, per recuperare le cifre mai pagate da cittadini, associazioni, società e così via. Tutto questo sulla scorta di un credito accumulato, solo per quel che riguarda i tributi fiscali non pagati, che si aggira intorno agli 11 milioni di euro. E, in ottica futura, anche alla luce di tutte quelle situazioni che si sta procedendo a definire e regolarizzare proprio relativamente all’utilizzo del patrimonio comunale (locali, immobili ed altro) concesso a terzi. Dopo anni persi – attraverso Equitalia – a caccia di soldi mai pagati relativi alle tasse comunali, così come dopo un periodo necessario a regolarizzare e dare redditività al patrimonio comunale, adesso l’Arengo ha deciso di attivare questo Servizio interno che avrà proprio il compito di riscuotere i crediti anche in maniera coattiva. Un Ufficio che verrà inserito all’interno del Settore risorse economiche e dovrà curare, come detto, la gestione diretta della riscossione coattiva di tutte le entrate dell’ente compreso il coordinamento delle attività spettanti ai diversi settori coinvolti nelle procedure coattive. Inoltre, lo stesso Servizio dovrà gestire i solleciti di pagamento e le eventuali ingiunzioni, l’azione cautelare e anche l’azione esecutiva. Inoltre, questo Ufficio avrà anche il compito di controllare gli adempimenti eventualmente affidati a soggetti esterni. Un tentativo, dunque, per invertire la tendenza degli ultimi decenni che ha visto sempre più crescere la somma dei crediti derivanti proprio da tributi e affitti non pagati. 
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Corriere Adriatico