Ascoli, ha accolto i carabinieri con un bastone in mano, arrestato

Il tribunale di Ascoli
ASCOLI - Al termine del rito direttissimo celebrato davanti al giudice Marco Bartoli del tribunale di Ascoli, il giudice, dopo aver convalido l’arresto di un ristoratore...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
ASCOLI - Al termine del rito direttissimo celebrato davanti al giudice Marco Bartoli del tribunale di Ascoli, il giudice, dopo aver convalido l’arresto di un ristoratore cinquantenne di Valle Castellana, N. C., assistito dall’avvocato Valeria De Santis, arrestato nella giornata di venerdì scorso per il reato di resistenza a pubblico ufficiale, accogliendo in toto la richiesta del pubblico ministero Gennaro Cozzolino, ha imposto che l’imputato debba presentarsi giornalmente presso la caserma dei carabinieri del paese abruzzese con l’obbligo di firma. 

In esecuzione di un’ordinanza emessa dal tribunale dei minorenni di L’Aquila, le assistenti sociali si sono recate nell’abitazione dell’uomo per prelevare il figlio di cinque anni che da qualche tempo viveva con lui. La madre del piccolo aveva presentato denuncia al tribunale dei minorenni chiedendo il riconoscimento del diritto a tenerlo con sé. N. C. si è opposto a consegnare il bambino alle assistenti sociali le quali sono state costrette a richiedere l’intervento dei carabinieri. Quando quest’ultimi sono giunti sul posto l’uomo, brandendo un bastone, li ha diffidati ad avvicinarsi. Durante l’interrogatorio di garanzia ha riferito che aveva preso in custodia il bambino in quanto temeva che la madre non fosse in grado di poter provvedere alle esigenze del loro figlio in quanto priva di reddito e di una casa dove poter far vivere il bambino il quale, però, è stato ugualmente assegnato alla donna.  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico