«Pluriclasse scongiurata, ma solo parzialmente» Paolini di Arquata Futura spiega il compromesso

«Pluriclasse scongiurata, ma solo parzialmente» Paolini di Arquata Futura spiega il compromesso
ARQUATA «La pluriclasse è stata scongiurata solo in parte». Italo Paolini, nella sua veste di presidente di Arquata Futura, l’associazione di cittadini...

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ARQUATA «La pluriclasse è stata scongiurata solo in parte». Italo Paolini, nella sua veste di presidente di Arquata Futura, l’associazione di cittadini del Comune maggiormente colpito dal terremoto del 2016, intende fare chiarezza sulle modalità con cui si svolgerà l’anno scolastico appena iniziato in quanto viene ritenuto un aspetto decisivo per le famiglie, per le giovani generazioni e per il futuro del paese. «Quello che è stato deciso di avviare e che è ancora in via di espletamento - spiega Paolini - è un progetto interno di sdoppiamento della puriclasse in cui sono inseriti gli alunni di prima e seconda della Secondaria del plesso di Arquata che prevede la divisione in gruppi distinti di apprendimento nelle materie di italiano, matematica, inglese e spagnolo. Nelle altre cinque, invece, gli studenti rimarranno in pluriclasse».

 

 

Una soluzione che, dunque, rappresenta un punto d’incontro tra le intenzioni dell’Ufficio scolastico regionale di istituire la pluriclasse e quella dei genitori degli alunni supportata anche dall’amministrazione di lasciare le classi separate. «Se si è potuto avviare questo progetto - tiene ad evidenziare Paolini - è solo grazie ai fondi che provengono dalle donazioni elargite dai privati cittadini in occasione del sisma del 2016». Lo stesso Paolini, lo scorso anno, era schierato in prima linea nella battaglia, poi vinta, di scongiurare la pluriclasse e indurre il governo ad approvare il decreto per finanziare i costi necessari per il mantenimento delle classi. Questa volta, invece, con il governo sfiduciato e rimasto in carica solo per il disbrigo degli affari correnti, ottenere un provvedimento che ricalcasse quello che era stato varato lo scorso anno risultava difficile. Allora, si è trovata una soluzione alternativa per cercare di risolvere almeno in parte il problema utilizzando i fondi delle donazioni dei privati. 

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Corriere Adriatico