Relluce, il Tar conferma il no della Provincia all'ampliamento della vasca della discarica

Relluce, il Tar conferma il no della Provincia all'ampliamento della vasca della discarica
APPIGNANO DEL TRONTO - «Loro hanno perso e noi abbiamo vinto». Sara Moreschini, sindaco di Appignano del Tronto, esulta con un post che non lascia spazio a malintesi:...

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APPIGNANO DEL TRONTO - «Loro hanno perso e noi abbiamo vinto». Sara Moreschini, sindaco di Appignano del Tronto, esulta con un post che non lascia spazio a malintesi: il Tar nega l’ampliamento a Relluce. È una vicenda che risale a qualche anno fa, quando la Provincia di Ascoli diede il ben servito ad Ascoli Servizi Comunali, opponendo un fermo diniego alla realizzazione della vasca di ampliamento (con l’acronimo Vda) a Relluce. 

 

La discarica

Il tentativo di mettere in cantiere l’espansione della discarica più controversa dell’intero Piceno, si perse nel vuoto a gennaio del 2019, quando Ascoli Servizi Comunali ottenne il parere negativo da parte della commissione di Valutazione di Impatto Ambientale del settore Ambiente della Provincia. Ma la società partecipata del comune ascolano tentò il tutto per tutto con un ricorso al Tar. E ieri questa guerra a colpi di carte bollate è finita con la vittoria schiacciante di quei comuni (Castel di Lama e Appignano del Tronto) che a quel ricorso si opposero con forza. E per il sindaco di Appignano, il refrein di una disfatta già conclamata, potrebbe ripetersi anche per la vasca numero 7. La stessa che sta mettendo in stato di agitazione comitati ambientalisti e alcuni sindaci della Vallata. 

La telefonata

«Da Relluce, buone notizie- esordisce Moreschini su Facebook-. Ho ricevuto una bellissima telefonata dall’avvocato Antonella Carosi, incaricata dai Comuni di Appignano del Tronto e di Castel di Lama per la costituzione al Tar contro il ricorso della Ascoli Servizi Comunali al diniego che il servizio ambiente della Provincia di Ascoli Piceno gli aveva dato per la realizzazione della vasca di ampliamento progettata per Relluce. La buona notizia è che noi abbiamo vinto e loro hanno perso. Le ragioni per cui hanno perso, sono le stesse per cui perderanno anche per la vasca 7. In sostanza - specifica il post di Moreschini -, la vasca d’ampliamento non si farà e per le stesse motivazioni non si farà nemmeno la vasca 7 che, al momento, è soggetta a valutazione d’impatto ambientale». 

La conferenza dei servizi

«Mi ricordo l’ultima conferenza dei servizi per questa vasca: eravamo io, l’ingegner Antonella D’Angelo e il professor Piero Farabollini, con il suo supporto scientifico - ricorda la sindaca appignanese - Grazie a tutti quelli che hanno lavorato per questo. Grazie alla giustizia. Che esiste davvero. Ora abbiamo ancora più forza per combattere l’enorme piano d’ambito non sostenibile, votato all’Ata rifiuti». 

 

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Corriere Adriatico