Incidente in A14, mancano le infrastrutture: «Terza corsia una priorità». Sabatini rilancia le grandi opere, il Comitato un bypass collinare

CUPRA MARITTIMA L’inferno in autostrada, l’indignazione delle realtà produttive e dei sindaci per la carenza di infrastrutture che porta l’A 14 ad essere...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

CUPRA MARITTIMA L’inferno in autostrada, l’indignazione delle realtà produttive e dei sindaci per la carenza di infrastrutture che porta l’A 14 ad essere l’unica arteria di scorrimento veloce.

«Dopo il cordoglio per la perdita di una vita - dice infatti il presidente della Camera di Commercio Gino Sabatini -, rimane l’amarezza peri gravissimi disagi in questa parte della nostra regione. La carenza infrastrutturale rappresenta una delle maggiori criticità delle province di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata: la necessità di intervenire innanzitutto sul sistema viario, impone di agire con concretezza e tempi rapidi.

  Ripristinare subito la viabilità in piena sicurezza è il primo passo ma non basta, i nostri territori meritano un’attenzione che vada oltre l’attuale contingenza che riguarda strade lungo le quali si devono muovere le merci: gli imprenditori, oltre ai cittadini nella loro generalità, hanno il diritto di avere delle certezze, sui progetti e sui tempi di realizzazione delle opere. E non si può parlare di grandi opere, né di collegamento costa entroterra, se diventa impossibile muoversi in sicurezza verso sud in autostrada».

L’iniziativa

Non a caso è stato redatto e aggiornato due settimane fa, il Libro Bianco sulle Infrastrutture che ha tra le sue priorità la terza corsia dell’A14 e nasce con lo scopo di far giungere agli enti di governo centrali e locali le richieste del sistema produttivo regionale sintetizzando le priorità infrastrutturali indicate dal mondo associativo e imprenditoriale marchigiano. «Non c’è più tempo - chiude Sabbatini - occorre muoversi per superare la condizione di isolamento, e talvolta pericolo, in cui versa il sistema territoriale regionale». Sulla stessa lunghezza d’onda Luigi Olivieri del Comitato “Io resto qui” di San Benedetto che promuove la realizzazione di un bypass collinare. «La politica locale - dice - deve prendere subito le decisioni e farsi sentire sui tavoli che contano per portare avanti gli interessi del Sud delle Marche. La Società autostrade ha riferito a noi di essere pronta a intervenire ma se si continua con il metodo dei selfie non si va avanti, non contiamo niente: sono stati investiti 140 milioni per collegare Cagli con Fossombrone o Tolentino con Camerino quindi i fondi quando si vuole si trovano mentre noi che siamo un problema nazionale restiamo al palo. Senza contare quanto vale una vita umana».

«Quella della sicurezza è una delle tematiche delle quali avevamo discusso in prefettura - aggiunge il sindaco di Cupra Marittima Alessio Piersimoni -: la problematica resta per come è fatto il nostro tratto autostradale e quindi occorrerà spingere sempre di più per l’ampliamento dell’autostrada, lo vediamo che ogni giorno non è più una situazione sostenibile anche perché poi questa mole di traffico si riversa nei nostri centri urbani».

Il Comitato

Al governo fa appello invece il Comitato Arretramento con uno dei suoi amministratori, Leo Bollettini: «Purtroppo si continua con la striscia della morte tra le gallerie dell’A14. Molti di noi la evitano e passano per la Statale 16 per raggiungere Ascoli, San Benedetto o Fermo già solo per una questione di e di sicurezza. Il problema, si sa, è nazionale, della dorsale adriatica: chiediamo che intervengano amministratori e governo».

 

Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico