Tigre della malesia a rischio per un frutto maleodorante

La Tigre della Malesia. Simbolo dei racconti di Salgari, è arischio estinzione. Ne rimangono 300 esemplari.
La tigre della Malesia è a rischio estizione. Dell'animale che dominava la giungla raccontata da Salgari non ne rimangono che 300 esemplari. Un numero talmente esiguo...

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La tigre della Malesia è a rischio estizione. Dell'animale che dominava la giungla raccontata da Salgari non ne rimangono che 300 esemplari. Un numero talmente esiguo che le speranze per la sua sopravvivenza, almeno in natura, sono ridotte al lumicino.


Simbolo di un mondo (e di una giungla) che non c'è più, la tigre della Malesia, oggi, si trova inconsapevolmente a combattere un'altra battaglia. Quella per il suo regno perduto. Per la sua casa. E stavolta, la battaglia si preannuncia tutt'altro che facile. Il nemico è subdolo, sconosciuto, impensabile, soprattutto per un carnivoro come lei. Si chiama Durian. E non è il nome di un guerriero nè di un predatore arrivato chissà da dove, portato da chissà chi. E' un frutto. E pure maleodorante. L'olezzo che emana una volta aperto, dice chi ha avuto il coraggio di assaggiarlo, è assai poco invitante. Eppure, quel piccolo frutto puzzolente, sta mettendo a repentaglio la vita della tigre di Mompracem. Le foreste malesi, infatti, sono l'habitat delle ultime tigri della Malesia rimaste e, nella regione di Raub, l'uomo ha iniziato a bruciare per fare posto alle piantagioni di durian. La prassi è la medesima utilizzata per favorire la coltivazione di olio di palma. Si accende la foresta, la si rade al suolo ed il gioco è fatto. Poco importa se, in quella foresta, vivono animali come oranghi, rinoceronti, tigri e chissà cos'altro. Le nuove piantagioni, quelle allineate così perfettamente che si vedono anche dai satelliti, rendono bene. Una montagna di soldi che, oggi, fa decidere al governo Perbadanan Setiausaha Kerajaan di "liberare" milleduecentotredici ettari di foresta nella zona di Hulu Sempan a favore del durian.  Centinaia di ettari di foresta che vanno in fumo e la tigre che rischia di finire arrosto. Tutto per un frutto che puzza? E poi, a chi lo vendi? Domande inutili. La richiesta di durian dalla Cina, è cresciuta in maniera esponenziale. Tanto che, alcuni agricoltori malesi, hanno preferito questo frutto alla palma. L'allarme arriva dal WWF Malaysia. Sandokan, non abita più quì.

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Corriere Adriatico