Whirlpool fa le valigie a 15 impiegati C’è il trasferimento: tutti in Polonia

Whirlpool fa le valigie a 15 impiegati C’è il trasferimento: tutti in Polonia
FABRIANO - Whirlpool conferma la soppressione di 15 impiegati, cresce l’allarme dei sindacati. E adesso si fa sempre più urgente la convocazione di Tavoli...

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FABRIANO - Whirlpool conferma la soppressione di 15 impiegati, cresce l’allarme dei sindacati. E adesso si fa sempre più urgente la convocazione di Tavoli territoriali riguardanti sia i colletti bianchi sia le problematiche produttive. Giovedì sera, la multinazionale statunitense ha ribadito lo spostamento in Polonia di 13 impiegati degli uffici finanziari di Fabriano che si occupano di questo settore per l’area Emea (Europa, Medio Oriente, Africa) e di 2 figure impiegatizie del mega stabilimento di Melano.


 

Per i 15 impiegati a cui è stata, di fatto, tolta la mansione, non restano che due strade: una ricollocazione attraverso il piano di formazione o la mobilità volontaria accettando l’incentivo all’esodo pari a 85 mila euro più un anno in solidarietà se decideranno di andar via entro il 30 giugno prossimo. L’incentivo potrebbe salire a 110 mila euro se gli impiegati dovessero rinunciare all’anno in solidarietà.

Le segreterie territoriali di Fim, Fiom e Uilm: «Si sta concludendo la riorganizzazione Whirlpool degli enti centrali e quanto comunicato giovedì alle Rsu va nella direzione del taglio di costi fissi di 50 milioni di dollari da effettuare nell’area Emea e ha un impatto su tutti i siti italiani, inclusa Fabriano. La riorganizzazione comporta la soppressione di 13 posizioni nella sede centrale e altre 2 nell’impianto di Melano. Riteniamo questa decisione sbagliata e contraria ai principi ribaditi nell’accordo del 25 ottobre 2018». 

Il piano sociale dell’azienda non è la strada per risolvere una situazione molto delicata. «Le operazioni di Job rotation e Job posting messe in atto – osservano i rappresentanti dei metalmeccanici – potrebbero costituire un percorso rilevante, ma serve uno sforzo per non lasciare indietro nessuno, per la dignità delle persone e per l’immagine della multinazionale». Continuano i sindacati: «Ulteriori azioni potrebbero rasserenare il clima teso che si è creato in seguito alle difficoltà evidenti che l’azienda incontra per uscire da una crisi che dura da un decennio». Fim, Fiom e Uilm chiedono a Whirlpool «di concordare in tempi rapidi una data per il tavolo sullo stabilimento di Melano e di aggiornare il tavolo per le sedi impiegatizie, per capire se sia possibile proseguire su un percorso condiviso nel rispetto di quanto firmato nelle massime sedi istituzionali. Dopo questi incontri, il ministero dello Sviluppo economico, come ribadito nell’accordo, dovrà convocare le parti per il monitoraggio degli impegni».


Proprio al Mise fu siglata l’intesa che per il sito di Melano prevede investimenti per 24 milioni di euro. «Whirlpool deve mettere in campo tutte le azioni necessarie per traghettare il nostro territorio fuori dalla crisi – aggiungono Fim, Fiom e Uilm – e per preservare a Fabriano le competenze e la tradizione che la storia industriale del paese ci riconosce, ricordando che, come già verificatosi in passato, siamo capaci di rivendicarle».  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico