Violenza, sequestro e lesioni Il giovane rimane in carcere

Violenza, sequestro e lesioni Il giovane rimane in carcere
ANCONA - Resta in carcere, con l'accusa di sequestro di persona, violenza sessuale e lesioni personali il trentunenne di Castelbellino che avrebbe rapito e violentato per...

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ANCONA - Resta in carcere, con l'accusa di sequestro di persona, violenza sessuale e lesioni personali il trentunenne di Castelbellino che avrebbe rapito e violentato per alcune ore una sua conoscente di 23 anni. Lo ha deciso il Gip di Ancona Alberto Pallucchini, convalidando l'arresto. L'uomo, però, si è difeso dicendo che il rapporto con la ragazza è stato consensuale.




"Siamo stati insieme tutto il giorno - ha detto - prima al mare, poi a casa sua a Osimo, quindi da me". Qui il blitz dei carabinieri, che hanno liberato la giovane. L'uomo, che non lavora e vive con la madre in un paesino dove la gente lo descrive come una persona molto semplice, appassionata di computer e con poche amicizie, ha risposto a tutte le domande del giudice, assistito dagli avvocati Cinzia Molinaro e Angelo Borrelli.



Ha spiegato di essere amico della ventitreenne da tempo, ma di non conoscere il ragazzo di lei. Il giorno del sequestro avrebbe trascorso la mattinata a Portonovo insieme alla presunta vittima, poi sarebbe stato con lei a Osimo dove, stando al suo racconto, si sarebbe consumato un rapporto sessuale consensuale. I due poi sarebbero andati a Castelbellino con alcune pizze comprate insieme per la cena. L'indagato ha ammesso di aver avuto un litigio con l'amica e di averle dato uno schiaffo, ma niente di più.



Una ricostruzione che contrasta totalmente con la versione della vittima. La donna ha riferito di essere stata ripetutamente abusata nell'abitazione del sequestratore e nell'auto di lui. Alla fine è riuscita a chiedere aiuto con un Sms, dopo il quale sono scattate le ricerche dei carabinieri in tutta la Vallesina, fino al domicilio dell'arrestato. L'avvocato Molinaro farà ricorso al Tribunale del riesame, dando corso anche ad indagini difensive per ricostruire l'esatta dinamica di quanto avvenuto. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico