Un messaggio Whatsapp lo tradisce Anconetano di 34 anni finisce nei guai

Un messaggio Whatsapp lo tradisce Anconetano di 34 anni finisce nei guai
ANCONA - Senza soste i controlli del territorio della Polizia di Stato che hanno portato all’arresto di un pregiudicato anconetano per spaccio di sostanze stupefacenti che...

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ANCONA - Senza soste i controlli del territorio della Polizia di Stato che hanno portato all’arresto di un pregiudicato anconetano per spaccio di sostanze stupefacenti che aveva iniziato una florida attività in uno dei posti più caratteristici del capoluogo, il Passetto.


Erano le 15.30 circa di ieri quando gli agenti delle Volanti, che nei giorni precedenti avevano notato un certo andirivieni di giovani nella pineta del Passetto, notavano tre persone che, alla vista della Polizia, si allontanavano con passo veloce prendendo direzioni diverse.

Nell’occasione i poliziotti riuscivano a bloccare un 34enne anconetano con diversi precedenti per spaccio di sostanze stupefacenti che veniva trovato in possesso del proprio telefono cellulare e di una carta post-pay.

Niente droga né addosso né nelle vicinanze ma, durante il controllo, sul telefono cellulare che in quel momento era in mano ad uno dei poliziotti giungeva un messaggio che incuriosiva gli agenti.. "sto aspettà al parcheggio del monumento .. vado via c’è la pula".

Visionando la chat i poliziotti riscontravano che vi erano una serie di messaggi di appuntamenti ed ordinazioni di droga il cui pagamento avveniva proprio sulla carta post-pay in suo possesso..”me so rotto..manda entro 10 min sti soldi …mi raccomando so senza na lira.. quando me la porti”..

Entrati nella sua abitazione nelle vicinanze gli agenti, una volta aperto il portone d’ingresso, si trovavano di fronte il tavolo della sala da pranzo “apparecchiato di tutto punto” con dosi di hashish, circa una trentina di grammi, coltelli, bilancini di precisione, grinder e tutto l’occorrente per il confezionamento della droga, che venivano sequestrati.

Visti anche i precedenti specifici, il 34enne veniva arrestato e trattenuto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico