Castelfidardo, ladri senza cuore a San Valentino. Rubano le rose rosse a una vedova al cimitero, era il suo regalo al marito

L'ingresso del cimitero di Castelfidardo
CASTELFIDARDO - Fra le tombe e i loculi del camposanto si moltiplicano i bigliettini di ammonimento. Contro mani ignote che senza alcun rispetto per la sacralità del luogo...

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CASTELFIDARDO - Fra le tombe e i loculi del camposanto si moltiplicano i bigliettini di ammonimento. Contro mani ignote che senza alcun rispetto per la sacralità del luogo sottraggono i fiori che simbolicamente tengono vivo il ricordo dei morti. Un gesto esecrabile, non nuovo purtroppo, ma che ogni volta è fonte di amarezza per le persone colpite, di fatto nei loro affetti più cari. Le segnalazioni si moltiplicano ogni giorno, con una proliferazione inarrestabile. Tanto da non suscitare quasi più clamore. Ad essere trafugate non sono solo le piante, con preferenza per le vere senza disdegnare quelle finte, ma anche vasi, portavasi, lumini, cornici, rosari e altri oggetti. Che qualcuno, però, arrivasse addirittura a rubare un mazzo intero di rose non era, finora, mai capitato. Per di più rosse e nel giorno di San Valentino. L’amara scoperta è toccata ad un’anziana vedova che nel giorno del suo compleanno aveva portato la composizione floreale sulla tomba del defunto marito. Un pegno dell’amore che nonostante lo scorrere degli anni non è affatto svanito. «Vado a trovarlo tutti i giorni, se il tempo e la salute lo permettono – racconta sconsolata F.A. di 79 anni -. Era già capitato in passato che sparissero ceri ed una piantina dalla tomba di famiglia. Ma stavolta ci sono rimasta malissimo. Le rose che avevo messo nel vaso, l’indomani non c’erano più. Erano per un giorno speciale, il mio regalo. Rubare ai morti è ignobile. Non voglio pensare siano finite in qualche altra urna del cimitero. Magari è stata solo una ragazzata, qualche giovanotto le ha prese per donarle alla fidanzata».
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Corriere Adriatico