Truffa dei diamanti, in 105 rischiano il giudizio. Anche i piccoli risparmiatori si possono costituire parte civile, ecco come

Truffa dei diamanti, si va verso un maxi-processo
ANCONA - Scatterà il 19 luglio dinanzi al gup del tribunale di Milano il maxi processo sui diamanti bluff che vede indagati 105 soggetti tra broker, dipendenti bancari e...

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ANCONA - Scatterà il 19 luglio dinanzi al gup del tribunale di Milano il maxi processo sui diamanti bluff che vede indagati 105 soggetti tra broker, dipendenti bancari e manager delle società di vendita degli pseudo diamanti da investimento. Tra le società coinvolte figurano la Idb (Intermarket Diamond Business Spa), fallita nel 2019 e la Dpi (Diamond Private Investment), quest’ultima amministrata alla Baraccola dall’imprenditore Maurizio Sacchi. 

 

 
Vip e non 
Nella presunta truffa da oltre 500 milioni di euro sulla vendita di diamanti a prezzi gonfiati, con la complicità di alcune banche, sarebbero finite 297 persone: diversi vip, come Vasco Rossi (per 2,5 milioni) e la presentatrice Federica Panicucci (per 54mila euro), ma anche comuni cittadini e decine di anconetani. Secondo gli inquirenti, le pietre preziose venivano vendute agli investitori privati ad almeno il doppio del loro valore, con un meccanismo (da dimostrare) basato su inserzioni pubblicitarie spacciate sui giornali per quotazioni di mercato e pubblicate nelle pagine dei listini di Borsa. Il raggiro ha coinvolto 5 istituti di credito di cui tre, operativi nelle Marche, sono stati oggetto di ristrutturazioni bancarie che li hanno resi immuni dalle rivendicazioni dei risparmiatori. 


L’appello 


La Confconsumatori, Confederazione generale dei consumatori, ricorda che i piccoli risparmiatori (anche quelli che hanno raggiunto accordi transattivi e ottenuto rimborsi parziali) hanno tempo fino al 12 luglio per richiedere la costituzione come parte civile nel processo, allo scopo di ottenere un risarcimento. La stessa confederazione si costituirà parte civile nel processo, rappresentata dall’avvocato Luca Baj, ed è pronta a dare assistenza ai cittadini interessati. I capi di imputazione vanno dalla truffa aggravata e continuata all’autoriciclaggio fino alla corruzione tra privati, con gravi danni patrimoniali ai clienti delle banche che sarebbero stati indotti ad acquistare pietre preziose a prezzi spropositati.  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico